Lunedì 23 Giugno 2025
Maddalena De Bernardi
Magazine

Maggio e le rose: miti, leggende e segreti per curarle in giardino

Fioritura, simboli e consigli di coltivazione. Perché la rosa è la regina del mese di maggio e come farla sbocciare al meglio

Rose: miti, leggende e segreti per curarle

Rose: miti, leggende e segreti per curarle

Il mese di maggio è il momento in cui la natura esplode in tutta la sua bellezza e la rosa ne è l’emblema più riconoscibile. Da sempre considerata la “regina dei fiori”, la rosa sboccia con eleganza proprio nelle settimane di primavera inoltrata, tingendo giardini, parchi e terrazzi di colori intensi e profumi inconfondibili.

Simbolo di bellezza e passione, di amore e spiritualità, la rosa ha accompagnato la storia dell’umanità nei riti religiosi, nelle leggende popolari e nei trattati botanici. Maggio è, per tradizione, il suo mese: non solo perché fiorisce in questo periodo con straordinaria generosità, ma anche per le profonde radici culturali che legano il fiore al cuore della primavera.

Tra mitologia e religione: le origini simboliche della rosa

La rosa ha una storia millenaria. Nell’Antica Grecia si raccontava che fosse nata dal sangue di Adone, l’amante di Afrodite, dea della bellezza. Un’altra versione vuole che le prime rose siano nate dalle lacrime di Afrodite cadute sul corpo di Adone ferito. Nell’antica Roma, invece, la rosa era il fiore sacro a Venere, simbolo di amore e desiderio. I patrizi usavano ornare con petali di rosa i banchetti come auspicio di piacere e fortuna.

Durante il Medioevo sulla rosa si concentra un significato mistico. In ambito cristiano, la rosa bianca diventa il simbolo della purezza della Vergine Maria, mentre quella rossa viene associata al martirio e al sangue di Cristo. La devozione popolare, soprattutto nel mese di maggio, tradizionalmente dedicato a Maria, ha rafforzato il legame tra la rosa e la dimensione spirituale della fioritura primaverile.

Il rosario stesso, nella sua etimologia, evoca un giardino di rose mistiche. Anche per questo motivo nei roseti di molte abbazie e monasteri medievali si trovano ancora oggi varietà antiche di rose coltivate con cura e devozione.

La rosa nella storia e il linguaggio dei colori

La rosa è tra i fiori più antichi coltivati dall’uomo. In Asia esistono testimonianze che risalgono a oltre 5.000 anni fa. In epoca rinascimentale, le rose trovano posto nei trattati di botanica e nei giardini dei nobili, diventando protagoniste delle collezioni floreali, simbolo di potere e raffinatezza.

Nel Settecento e soprattutto nell’Ottocento, la rosa assume un ulteriore significato con il diffondersi del “linguaggio dei fiori”, un codice simbolico con cui si comunicavano emozioni e messaggi d’amore.

La rosa rossa era, e rimane, simbolo di amore passionale. La rosa bianca rappresenta la purezza, mentre in epoca vittoriana la rosa gialla esprimeva gelosia anche se oggi viene associata più all’amicizia; la rosa rosa esprime ammirazione e dolcezza.

Ancora oggi, regalare una rosa porta con sé un significato, spesso non esplicitato a parole, ma profondamente radicato nella cultura visiva ed emotiva. Da De André a Vinicio Capossela, nella musica e in poesia la rosa è simbolo lirico, romantico e carnale.

In ambito laico, la rosa è anche simbolo politico e sociale: basti pensare alla Rosa del Socialismo, o alla rosa bianca adottata dai movimenti di resistenza durante il nazismo. La rosa parla di amore e rivoluzione, nobiltà nei sentimenti.

Come curare le rose: consigli per un giardino fiorito

Dietro una fioritura rigogliosa ci sono cura, attenzione e conoscenza. La primavera è il momento ideale per concimare il terreno e predisporre il contesto più adatto per favorire la fioritura. Le rose richiedono una buona esposizione solare – almeno sei ore al giorno – e un terreno ben drenato, ricco ma non troppo argilloso. Anche l’irrigazione deve essere equilibrata: fondamentale nei mesi più caldi, l’acqua va somministrata nelle ore più fresche, evitando di bagnare direttamente le foglie per prevenire malattie fungine.

Le varietà di rose sono centinaia, tra ibridi moderni e rose antiche. Alcune sono più resistenti e adatte anche a chi è alle prime armi in giardinaggio, come le rose rugose o le rose paesaggistiche, che richiedono minore manutenzione. Altre, come le rose inglesi o le varietà rampicanti, sono perfette per creare angoli scenografici o rivestire muri e pergolati.

Rose antiche e moderne: tra bellezza e biodiversità

Le rose si dividono, in generale, in due grandi gruppi: le rose antiche e quelle moderne. Le prime sono varietà presenti prima del 1867 (anno di nascita della prima ibrida moderna), spesso profumatissime e resistenti, come la Rosa gallica, la Rosa damascena o la Rosa centifolia. Hanno una fioritura limitata nel tempo, ma abbondante e scenografica.

Le rose moderne, nate dall’ibridazione successiva, comprendono le famose Tea, le Floribunda, le rose rampicanti e le inglesi di David Austin. Hanno una fioritura più lunga, anche continua, ma spesso meno intensa nel profumo.

Scegliere la varietà giusta per il proprio giardino significa tenere conto non solo dell’estetica, ma anche del clima, del tipo di suolo e dello spazio disponibile.

Le rose nei giardini storici italiani

In Italia, fra i parchi botanici presenti sul territorio esistono roseti nascosti che celebrano la varietà e la storia di questo fiore. Il Roseto Comunale di Roma, aperto solo in maggio e giugno, ospita oltre mille varietà provenienti da tutto il mondo, tra cui specie rare e antiche.

A Firenze, il Giardino delle Rose si affaccia sull’Arno e ospita sculture contemporanee tra le fioriture. Anche nei piccoli borghi e nelle ville storiche, la rosa è protagonista di giardini romantici che si trasformano in scenari incantati durante la tarda primavera.

La rosa è un fiore che resiste al maltempo e sboccia in tutto il suo splendore quando il sole è più dolce: parla di resistenza, forza, resilienza e della bellezza che sa arrivare al cuore.