Mercoledì 17 Aprile 2024

La macchina che inventa la matematica che ancora non esiste

Un gruppo di accademici israeliani ha scoperto un sistema computerizzato capace di generare automaticamente delle congetture matematiche mai viste prima

Foto: monsitj / iStock

Foto: monsitj / iStock

Roma, 9 febbraio 2021 - Utilizzando l’automazione e l’intelligenza artificiale, gli informatici e i fisici dell’Israel Institute of Technology hanno inventato una sorta di generatore di congetture matematiche, ossia le basi di quelli che potrebbero divenire dei veri e propri teoremi matematici. Ciò che è ancora oggi un processo che nasce da calcoli e ragionamenti umani, potrebbe diventare automatizzato grazie alla nascita di questo sistema computerizzato.

La macchina che scopre nuove congetture

Questa sorta di generatore di congetture matematiche è stato chiamato Ramanujan Machine, in onore del celebre matematico indiano Srinivasa Ramanujan. Quest’ultimo, oltre ad aver introdotto numerose equazioni matematiche che risultano essenziali ancora oggi, è divenuto celebre per aver dato vita a parecchie congetture, vale a dire proposizioni matematiche non ancora dimostrate e che possono potenzialmente diventare dei teoremi. La Ramanujan Machine è un sistema computerizzato capace di generare automaticamente congetture che coinvolgono costanti matematiche, come ad esempio il Pi greco.

Perché questo sistema potrà essere utile

Per secoli, le nuove formule matematiche basate su determinate costanti sono state quantitativamente poche, e (non sempre ma spesso) frutto di coincidenze. La Ramanujan Machine velocizzerà e semplificherà questo processo, tramite degli algoritmi alimentati da numerosi computer connessi al cloud. Il sistema computerizzato è ancora in fase di sperimentazione, ma promette bene: al momento ha già scoperto nuove frazioni per calcolare alcune costanti come il Pi greco. E stando a quanto spiegato dai ricercatori dell’Israel Institute of Technology, la macchina ha anche prodotto le prime congetture matematiche che devono ancora essere dimostrate: “È importante sottolineare che l'algoritmo non è in grado di dimostrare le congetture che ha trovato: a quel punto, il compito è lasciato ai matematici umani", ha detto Ido Kaminer, leader dello studio.

 

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