Lupi ibridi, lo zoologo Boitani: "Bisogna intervenire sui cani vaganti"

Le stime del fenomeno randagi e cosa dice l’ultimo monitoraggio dell’Ispra

Roma, 25 febbraio 2023 - Lupi e ibridi: per lo zoologo Luigi Boitani, tra i maggiori esperti in Europa, il problema si governa in un modo solo: "Bisogna evitare che esistano cani vaganti. Invece in Italia le stime ci dicono che sono un milione".

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Lupi: in Italia il numero più alto d'Europa (Alessandro Calabrese)
Lupi: in Italia il numero più alto d'Europa (Alessandro Calabrese)

"Lupi e ibridi, ecco come bisogna intervenire"

Il problema dell'ibridazione - e di tutte le incognite che si porta dietro riguardo al comportamento dei lupi - è sicuramente aggravato dal bracconaggio, riconoscono gli esperti. Ma per Boitani è impossibile "tenere il conto degli animali uccisi, i bracconieri fanno trovare al massimo qualche carcassa ogni tanto. Ma quella è soltanto la punta dell'iceberg. Perché vengono uccisi i lupi? Per tanti motivi. Per rabbia, ad esempio". Il bracconaggio aggrava, secondo gli zoologi, il problema dell'ibridazione "perché crea le condizioni per lo sbrancamento", in altre parole il branco si disperde se viene eliminato il maschio dominante e la femmina ha più probabilità di accoppiarsi con un cane. Per questo, è il ragionamento di Boitani, "bisogna assolutamente evitare di avere cani vaganti. Questi animali sono una stupenda compagnia ma vanno tenuti sotto controllo".

Cosa dice l'ultimo monitoraggio dell'Ispra

Nel monitoraggio Ispra del 2020-2021 - che calcola 3.300- 3.600 lupi, il numero più alto d'Europa - si dà conto in questi termini dei lupi ibridi: "Dalle analisi genetiche condotte sui campioni raccolti nell’area peninsulare sono stati identificati geneticamente 513 individui di lupo. Il 72,7 % non ha mostrato ai marcatori molecolari analizzati alcun segno genetico di ibridazione recente o antica con il cane domestico, l’11,7 % mostrava segni di ibridazione recente con il cane domestico, il 15,6 % hanno mostrato segni di più antica ibridazione (re-incrocio con il cane domestico avvenuto oltre approssimativamente tre generazioni nel passato). Occorre sottolineare che i valori dei tassi di ibridazione antica o recente ottenuti da questa indagine e dalle analisi molecolari non rappresentano una stima formale del fenomeno, né a livello nazionale né locale, e che sarebbero necessarie ulteriori indagini per poter valutare il tasso di ibridazione della popolazione italiana di lupi".

 

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