Una stazione spaziale per la Luna. Ecco come orbiterà il Lunar Gateway

Esa e Nasa hanno deciso quale sarà l'orbita del Lunar Gateway, la base spaziale destinata a ospitare l'uomo in prossimità della Luna

Rendering del Lunar Gateway (Foto: ESA/NASA/ATG Medialab)

Rendering del Lunar Gateway (Foto: ESA/NASA/ATG Medialab)

La celebrazione del 50 esimo anniversario della missione Apollo 11 ha riportato la Luna al centro dell'attualità. Nell'ottica di un possibile ritorno dell'uomo sul suolo lunare, l'ESA (l'agenzia spaziale europea) ha comunicato importanti novità riguardo il Lunar Gateway, la stazione spaziale che, in futuro, dovrebbe orbitare intorno al nostro satellite, ricalcando quanto la ISS fa attualmente con Terra.

Un'aureola intorno alla Luna 

Come si legge nel comunicato ufficiale, dopo un lungo confronto tra ESA e NASA, gli esperti hanno deciso quale soluzione adottare per mantenere il Lunar Gateway in orbita intorno alla Luna. La scelta è caduta su quella che viene tecnicamente definita "near-rectilinear halo orbit" (NRHO), ossia un'orbita ad aureola (da cui il termine "halo") quasi rettinea, che in termini pratici si traduce in ciò che vediamo in questo video: La traiettoria descritta dal filmato impiega una settimana per completare il proprio giro intorno alla Luna, portando la base orbitante da una distanza minima di 3.000 chilometri a una massima 70.000 chilometri dalla superficie del satellite. Si tratta di una novità assoluta rispetto a quanto accaduto con le missioni Apollo, nelle quali il modulo di comando seguiva un'orbita bassa, a poco più di un centinaio di chilometri dal suolo lunare.

Quali sono i vantaggi? 

La NRHO consente di ridurre al minino il numero di eclissi del Lunar Gateway, cioè i momenti in cui la base non risulta visibile dalla Terra, con problemi di comunicazione annessi. Inoltre, quando la base e la Luna sono vicine si creano le condizioni per trasferire con facilità gli astronauti sul suolo lunare (o per farli tornare sul Lunar Gateway), senza richiedere manovre complicate alle capsule spaziali per il trasporto. I piani prevedono che l'assemblaggio del Lunar Gateway abbia inizio nel 2022, con l'aggiunta di ulteriori moduli fino al 2028, anno del definitivo completamento dell'avamposto. Contestualmente, nel 2024 l'uomo dovrebbe rimettere piede sulla superficie lunare nell'ambito del programma Artemis della NASA, ma al momento tale obiettivo rimane un'incognita per la mancanza dei fondi necessari.
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