L’ultima lezione del maestro Serianni

Il 14 giugno 2017 Luca Serianni, linguista e filologo insigne (tragicamente scomparso l’anno scorso), concluse la sua attività didattica nella “Sapienza” di Roma con una memorabile lezione di congedo. Affrontò temi portanti per l’insegnamento dell’italiano. La lezione circolò su youtube; ora è stampata in un libriccino da conservare e rileggere. Con il consueto charme, Serianni parla della disciplina e della sua trasmissione a scuola e in università.

Il docente, dice, deve salvaguardare sia la dimensione specialistica sia l’inquadramento generale; se no, somiglierà al Bernardino Lamis di Pirandello che, chiuso nel suo campo, resta senza studenti e, senza accorgersene, fa lezione agli impermeabili; oppure a Margite, personaggio di un frammento pseudo-omerico, che conosce mille cose ma in realtà non ne sa nessuna. Occorre tutelare il rapporto con lo studente: lasciano scettico Serianni l’insegnamento a distanza, se non è indispensabile; le diapositive, se intese come percorso preconfezionato; i corsi in inglese, se non impartiti da docenti provvisti di C2.

I giovani devono acquisire competenza argomentativa e padronanza nella scrittura. Alla fine ringrazia gli studenti: per lui hanno rappresentato lo Stato. Spera infatti di aver svolto il suo compito con “disciplina” e “onore”, come prescrive l’art. 54 della Costituzione. Non sono grandi insegnamenti anche questi?

Giuseppina La Face

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro