Bologna, 8 settembre 2024 – “Stavo registrando un album nuovo, avevo già definito dieci pezzi tra cui il singolo ‘Il pallone’ e un altro che sarebbe dovuto uscire quell’estate. Una canzone, a cui tengo moltissimo, che avevo scritto nel 1986 per proporla a Vasco e che poi avevo deciso di incidere personalmente: ‘Rimini d’estate’. Avevo previsto l’album e poi il tour. Invece, in pochi minuti, tutto è cambiato. Dalla scelta dei brani sono passato alla scelta delle terapie per sopravvivere. Il tumore era grande, difficile da operare". Dopo due anni di silenzio, questa mattina attraverso le pagine del Corriere della Sera, Luca Carboni ha ricominciato a parlare. E ha fatto un lungo racconto diviso per temi, di questi due anni in cui per la prima volta ha pensato alla morte "come a una possibilità concreta".
Ora però, dopo le cure e l’operazione al Sant’Orsola, tutto è cambiato e Carboni vuole ripartire dalla sua Bologna con un futuro tour: "Quando tornerò sul palco – dice – la prima canzone che farò sarà ‘Primavera’. È la canzone di una stagione attesa, che torna ogni volta diversa. Mi piacerebbe che la prima data fosse a Bologna, la mia città. Bologna non è solo una città, è un modo di essere: la tua educazione, i tuoi tempi, il tuo modo di guardare il mondo. Bologna è una regola ma, soprattutto, è un’occasione".
Luca parla del percorso difficile che ha dovuto affrontare. "Credo e non ho ragione per nasconderlo. Dalla notizia, dalla lastra e, soprattutto, dallo sguardo del radiologo, mi ero convinto di avere poco tempo… Ma devo alla scienza medica il ritorno, assai presto, di una ragionevole speranza. Non ci credevo, immaginavo fosse una necessaria consolazione, eppure mi sono aggrappato a quel barlume di luce. Ho pensato due cose: che dovevo fidarmi dei medici e affidarmi al destino, combattendo a modo mio. Comunque, anche quando vedevo la fine come eventualità possibile, mi sentivo felice. Ho fatto una vita bella, piena di luce, di gioie, di amori. Il mio percorso è stato faticoso e carico di soddisfazioni".
Luca Carboni è stato curato al Policlinico dallo staff di oncologia guidato dal professor Andrea Ardizzoni – con la collaborazione dello pneumologo Piero Candoli e del chirurgo Piergiorgio Solli –, che ha avviato subito una massiccia cura di chemioterapia.
"Il tumore si è ridotto molto e ad agosto ha consentito l’operazione per asportarlo – racconta il cantautore bolognese –. Per fortuna non c’erano metastasi e dopo l’intervento abbiamo continuato con l’immunoterapia. Dopo due anni posso dire di essere tecnicamente guarito anche se, con questo tipo di malattia, questa parola ha un significato fragile".
Il post di Cesare Cremonini: “Bentornato Luca”
“Bentornato Luca”. Inizia così il messaggio che il collega e amico Cesare Cremonini ha mandato a Luca Carboni. “Ti stavamo aspettando tutti, in città, allo stadio, sui palchi del mondo. La tua storia è sempre stata generosa di umanità. La tua voce è un patrimonio artistico di cui ti siamo grati. Un abbraccio enorme”.