
Louisville in Kentucky. Il mito di Cassius Clay e la Whiskey Row
Passeggiare al tramonto per la Whiskey Row è un’esperienza emozionale rara per quanto sia in grado di trasmetterti una strada di una città americana. A Louisville, capitale del Kentucky, il passato sembra sia tornato in vita. Un passato di tradizioni che sembrava fosse morto e sepolto solo pochi decenni fa e che ora è
tornato in auge. Una vera e propria esperienza vintage passeggiare per Louisville, solo che il vintage non è una vetrina per attirare i turisti, ma la realtà della vita reale.
Alla Whiskey Row, sono oggi esistenti delle vere e proprie distillerie funzionanti ottime per mostrare il processo di produzione ai turisti e creare dei micro-imbottigliamenti.
Tra le prime entrando nella Whiskey Row, ho trovato la storica Angel’s Envy. E non potevano mancare gli assaggi dei capolavori rivoluzionari della produzione Bourboun ottenuti selezionando in modo meticoloso le botti artigianali
di vino di Porto necessarie per la seconda maturazione. Ma la storia che sta dietro a questa impresa è affascinante e straordinaria dell’assaggio.
Il fondatore Lincoln Henderson (1938-2013) era un artigiano con un sano rispetto
della tradizione ma anche molto irrequieto. Si narra che abbia avuto tante idee
imprenditoriali quanti i barili di whisky che ha assaggiato.
Il nome della sua opera d’arte nota in tutto il mondo è stata la creazione dell’Angel’s Envy, il cui nome spiega quasi tutto. Envy, che vuol dire invidia è
quella degli Angeli. Il 5% di spirito che viene perso ogni anno per evaporazione è
la parte degli Angeli. Lincoln scherzando diceva che quello che rimaneva nelle sue
botti era cosi buono da aver scatenato l’invidia degli angeli. Sapori forti e duri che escono dai bicchieri. Una Louisville autentica e legata alle tradizioni e ai suoi grandi uomini. Come il suo cittadino immortale Muhammad Ali.
La sua leggenda è legata alla sua città e alla vita quotidiana. Di generazione in generazione si tramandata la storia che nel 1954 al giovanissimo Cassius Clay venne rubata la sua bici a una fiera per afroamericani di Louisville. E per vendicarsi di quel furto decise di avvicinarsi alla boxe e diventare il più grande pugile di tutti i tempi e il primo atleta a parlare di diritti dell’uomo. Mito tra i miti.