Louis Vuitton, una favola contemporanea

Atmosfere da Star Wars, sirene e creature in mutazione nella sfilata all’Isola Bella

Louis Vuitton

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Ordinario e straordinario, arcano e futuro, fiaba e atmosfere da Star Wars, sirene e creature in mutazione. Tutto questo e soprattutto un abbraccio di bellezza e di femminilità modernissima nella sfilata Louis Vuitton Cruise 2024 andata in scena mercoledì sera sull’Isola Bella, di proprietà della nobile famiglia dei Borromeo, in un luogo dove impera la magia e il sogno. Una favola bella come questo lembo di terra incantato sul Lago Maggiore dove tutto appare possibile grazie alla fantasia geniale di Nicolas Ghesquière, lo stilista francese che dal 2013 è alla direzione creativa del marchio Louis Vuitton, punta di diamante del Gruppo LVMH che nel 2022 ha chiuso il fatturato a quota 20 miliardi di euro di vendite, un prodigio ammesso dallo stesso patron del gruppo Bèrnard Arnault davanti agli analisti finanziari pochi mesi fa. Un Gruppo che si è attestato sugli 80 miliardi, per cui Louis Vuitton rappresenta un 25% del fatturato (e lo dimostrano le code di clienti davanti alle boutique in tutto il mondo).

Davanti a invitati star come Cate Blanchett, Emma Stone, Léa Seydoux, Jennifer Connelly, Paul Bettany, Alicia Vikander, Catherine Deneuve, Lous & The Yakuza, Gemma Chan, Stacy Martin, Noémie Merlant, Marina Foïs, Eileen Gu, Phoebe Dynevor, Urassaya Sperbund, Victoria Song, Samara Weaving, Chiara Ferragni, Agathe Rousselle, Kōki, Rola, Dew Jirawat, Elaine Zhong, Jaden Smith, Oprah Winfrey, Gayle King, Ava DuVernay e tanti altri vip, ecco il debutto di LV con la Cruise 2024 in Italia con Ghesquière stregato dalle grotte e dai giardini incantati, dalle statue e dai capolavori della Galleria dei Borromeo, dall’unicorno simbolo della casata alle leggende della donna del lago.

L’Isola Bella e il Palazzo sull’Acqua con i pavoni bianchi (trasferiti però su un altro isolotto) e le esplosioni botaniche che si rincorrono sui vestiti, ora un mix di tessuto scuba e di chiffon, ricami armoniosi e contemporanei, grandi corone di fiori e piume ma forti come elmi per combattere nella vita. Spendido il finale con gli abiti da sera di seta dai colori delicati, tra fiocchi futuribili e maniche imponenti, molto Vuitton la magliaria che sorprende con fasce di trasparenze, in omaggio alla storia della maison le borse tra le quali spicca il modello Dune, in monogram e canvas color sabbia.

"Dopo il il Monogram Dune – spiega Nicolas Ghesquère – c’è anche il ritorno di una borsa storica, la Randonnée, una grande borsa in vari colori di pelle Epi. Tornano anche le leggendarie Malletage, le funzionali cinghie che si trovano all’interno dei bauli, con intrecci molto grafici sulla maggior parte degli accessori. C’è quello che chiamiamo ’Inside-Out Malletage’ in tela di lino trompe-l’œil che è, in realtà, una pelle che crea un’illusione perfetta, e un processo su cui abbiamo lavorato a lungo. Inoltre, rendiamo omaggio alla tela Trianon, utilizzata per rivestire i primissimi bauli Louis Vuitton. La versione in pelle grigia, è una splendida aggiunta ai nostri mini zaini", conclude lo stilista.

I colori botanici esplodono nella sfilata in giardino sotto un timido sole e creature come alla deriva quando sotto la pioggia scrosciante si è dovuto riparare in 800 invitati nelle sale da ballo e da ricevimento di Palazzo Borromeo con le modelle dall’aria ferma di combattenti in difesa di un’eleganza senza confini, di luogo e di pensiero. "Il lusso e la moda sono una storia francese e italiana dove si intrecciano tradizione, storia e famiglie. Insieme Italia e Francia possono unire l’Europa", dice lo stilista che a vent’anni era già allievo di Jean Paul Gaultier e ora a 52 anni è uno dei massimi creativi del firmamento del fashion. La collezione Cruise sarà in vendita a novembre. Sorride soddisfatto il Presidente Pietro Beccari: "Ho una squadra di fuoriclasse e abbiamo le prospettive di fare bene".

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