
Lotta alla vitiligine. Enzimi, vitamine e microelementi nella dieta
Una dieta potrà giocare un ruolo cruciale nel trattamento e nella prevenzione della vitiligine. Secondo recenti ricerche antiossidanti e derivati della vitamina D hanno aiutato nella ripigmentazione della pelle. Negli ultimi mesi l’introduzione sul mercato di un nuovo farmaco in crema ha riacceso l’interesse verso la terapia e gli approcci più naturali.
Gli studi pionieristici del dottor Torello Lotti (nella foto), ordinario di Dermatologia all’Università degli Studi Guglielmo Marconi di Roma, hanno riaffermato la necessità di assumere enzimi, vitamine e microelementi per favorire la ripigmentazione. Una revisione sistematica pubblicata sul Journal of Cosmetic Dermatology ha confermato le ricerche del dottor Lotti, co-fondatore della Vitiligo Research Foundation.
Mentre la carenza di vitamina D può indurre o aggravare la malattia, fattori come l’acido folico e lo zinco potrebbero avere effetti preventivi. Introdurre questi elementi nella dieta è semplice, basta pensare che la vitamina D è presente nel pesce, nel latte e nelle uova mentre lo zinco può essere trovato nelle noci, nella carne e nei cereali integrali.
Altri studi hanno dimostrato che il prezzemolo, se assunto in una dose di almeno 25 grammi al giorno, ha un potente effetto anti-infiammatorio e il tè verde esercita importanti reazioni antiossidanti. Sebbene le diete non possano essere considerate terapie autonome, possono comunque essere utilizzate come coadiuvanti.