Lo Champagne migliore del mondo è il Rare 2006

Fresco, ricco e complesso, il Rare sta facendo incetta di premi internazionali confermandosi un'espressione altissima degli Champagne

Il premiatissimo Rare Millésime 2006 - Foto: rare-champagne.com

Il premiatissimo Rare Millésime 2006 - Foto: rare-champagne.com

Lo Champagne Rare mette tutti d'accordo, e non è certo cosa che sorprende vista la sua caratura: secondo gli esperti è il migliore del mondo. Dopo essere stato incoronato – unico spumante – fra i cinquanta vini top ai Decanter World Wine Awards, si è imposto anche nel concorso Champagne Master 2020 della rivista 'the drinks business' conquistando il punteggio più alto (96 su cento). Una bottiglia da sempre leggendaria, che anche con la sua ultima incarnazione, il millesimo 2006, mantiene alto il suo prestigio.

La storia del Rare

Rare è la storica linea esclusiva della maison Piper-Heidsieck. Oggi si presenta come un brand autonomo sotto la guida sapiente di Régis Camus, che nel 2018 ha lasciato il ruolo di chef de cave della casa madre per dedicarsi esclusivamente a Rare. Il nome – raro – riassume lo status unico e prezioso di questo Champagne, che viene prodotto solo in annate eccezionali. La prima bottiglia nacque dalla difficile vendemmia del 1976, colpita da una siccità estrema: un'autentica sfida, eppure ne distillarono un vino intenso ed espressivo che si mantiene freschissimo ancora oggi. Da allora il Rare è stato prodotto solo altre nove volte (più il Rosé in due occasioni).

Com'è lo Champagne migliore del mondo

Il Rare Millésime 2006 è composto da Chardonnay al 70% e da Pinot Noir al 30%, affina sui lieviti 11 anni e ha un dosaggio morbido (8.5 g/l). Le note di degustazione di the drinks business lo descrivono così: "Parte con una varietà di profumi piacevolissimi, frutta gialla matura, scorza di agrumi, pasticceria e frutta secca tostata, con una nota di cacao. Il primo sorso attacca con aromi di frutta, dall'ananas al mango, seguiti da zenzero, nocciola, caffè e cioccolato fondente, e poi lascia un sapore persistente di arancia e pane tostato man mano che le bollicine cremose si dissolvono". "Cosa insolita, questo Champagne riesce con successo a unire una frutta ricca e polposa con un'acidità rinfrescante: è generoso ma lascia pulita la bocca. Già aperto ed espressivo bevuto adesso, ha un grosso potenziale di ulteriore evoluzione nel tempo – sempre che si resista alla tentazione di berlo subito. In breve, è uno Champagne stratificato, intenso e opulento, e al tempo stesso fresco. È difficile immaginare come possa essere migliore di così". Per gli appassionati a cui è venuta l'acquolina in bocca, il Rare 2006 si trova in vendita intorno ai 160 euro, che per una qualità simile è un prezzo più che sensato.

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