Venerdì 18 Luglio 2025
GLORIA CIABATTONI
Magazine

Livorno wow. Viaggio nella città dei Medici

Livorno è nata sul mare e per il mare: la volle Cosimo I de’ Medici per farne il porto di...

Livorno è nata sul mare e per il mare: la volle Cosimo I de’ Medici per farne il porto di...

Livorno è nata sul mare e per il mare: la volle Cosimo I de’ Medici per farne il porto di...

Livorno è nata sul mare e per il mare: la volle Cosimo I de’ Medici per farne il porto di Firenze, e suo figlio Francesco I la fece progettare, nel 1576, da Bernardo Buontalenti, che ideò anche la Fortezza Nuova. A Francesco nel 1587 successe il fratello Ferdinando, ritratto nella statua dei ’Quattro Mori’, il monumento in Piazza Micheli che ne celebra le vittorie sui corsari insieme ai Cavalieri di Santo Stefano. Ferdinando I nel 1593 promulgò le Leggi Livornine, e nel 1676 Livorno fu dichiarata porto franco: arrivarono mercanti da ogni dove, molti gli ebrei sefarditi, abili nel lavorare il corallo. I Medici fecero costruire dal 1577 i Fossi (tanto puliti da allevarci le ostriche!) i canali lungo i quali le merci venivano portate coi gozzi nei magazzini. Vi sono tour dei Fossi in battello, e si costeggia la Fortezza Vecchia, nata sui resti del castello pisano del 1200. È formata da tre bastioni: l’Ampolletta, rivolto verso la città, la Canaviglia verso il porto e la Capitana verso nord est: dal Molo del Soccorso il 17 ottobre 1600 salpò Maria de’ Medici per Marsiglia e Parigi, per sposare Enrico IV. Il battello attraversa i quartieri della Nuova Venezia e di San Marco-Pontino, si passa sotto il ponte più largo d’Europa, Piazza della Repubblica (detta il Voltone), lunga 200 metri, poi si arriva al Fosso Reale, dove si affaccia il Mercato delle Vettovaglie, nato a fine ‘800 su modello delle Halles di Parigi.

Qui si gustano cacciucco, baccalà, e il ’5 e 5’, il panino – una baguette detta pan francese – con la torta di ceci: il nome si deve al prezzo, un tempo costavano 5 centesimi il pane e 5 la torta (da provare quello della Torteria da Gagarin). Nel Quartiere Venezia c’è il Museo della Città-Polo Culturale Bottini dell’Olio: nell’antico deposito dell’olio, e nell’attigua chiesa barocca sconsacrata vi sono collezioni di arte antica, medievale, moderna e contemporanea. Ai Granai di Villa Mimbelli troviamo Il Museo Mediceo, inaugurato il 21 marzo scorso. Imperdibile è la Terrazza Mascagni (1925), famosa per il pavimento effetto scacchiera con 35mila piastrelle bianche e nere, e incorniciata da una balaustra con eleganti colonnine. La vista dalla Terrazza è spettacolare, spazia sulle isole dell’Arcipelago Toscano e la Corsica. Il vicino Aquario ospita una quantità di pesci, alcuni ci sorprendono, come gli squaletti che sorvegliano le loro uova, o la razza in una vasca aperta, che affiora quando ci avviciniamo: vuole essere accarezzata!

Lasciamo Livorno con un’immagine suggestiva, quella della Madonna delle Grazie, nel Santuario sul Colle di Montenero dove si arriva con la funicolare. La Madonnina, un dipinto del ‘300 di Iacopo di Michele detto Gera, è patrona della Toscana e ritenuta miracolosa, e nel santuario vi sono oltre 700 ex voto pittorici. L’acqua a Livorno è tema di eventi importanti. A maggio scorso ’Blu Livorno’, la prima ’Biennale del mare e dell’acqua’, era dedicata all’ambiente. Il prossimo appuntamento è ’Effetto Venezia’, che festeggia i 40 anni dal 30 luglio al 3 agosto 2025.

Ogni info su www.visit-livorno.it, il portale web sviluppato dalla Fondazione LEM (Livorno Euro Mediterranea). Sul portale si possono conoscere le date delle visite al Cisternone, un gigantesco serbatoio dalla capienza di 11mila mq d’acqua, dalle grandi navate e volte a vela, uno spettacolo unico.