Mercoledì 24 Aprile 2024

Si allarga la lista rossa delle specie a rischio estinzione

L'elenco conta ora più di 100 mila specie tra animali e piante, sempre più in pericolo a causa del sovrasfruttamento delle risorse naturali

Il cercopiteco roloway, nuovo arrivato nella Lista Rossa della IUCN

Il cercopiteco roloway, nuovo arrivato nella Lista Rossa della IUCN

Per la prima volta la lista rossa della IUCN, il più autorevole inventario di animali e piante a rischio estinzione, ha superato la soglia delle 100mila specie. Di queste 9mila sono appena entrate nell'elenco, portando a oltre 28mila il numero di specie che rischiano molto seriamente di scomparire, ossia quasi un terzo di tutti gli esseri viventi classificati.

Che cos'è la lista rossa 

Da oltre 50 anni, l'Unione internazionale per la conservazione della natura (International Union for the Conservation of Nature, da cui la sigla inglese IUCN), aggiorna periodicamente quello che è il più esteso database sulla conservazione degli animali e dei vegetali del globo. Il nuovo report ha portato il totale delle specie classificate al numero record di 105.732, evidenziando in modo più chiaro che mai "quanto gli esseri umani in tutto il mondo stiano sfruttando eccessivamente natura", ha dichiarato Grethel Aguilar, neo direttrice generale della IUCN.

Sempre meno pesci 

Il rapporto sottolinea che tra i gruppi più a rischio ci sono i pesci d'acqua dolce. A tale riprova si cita il fatto che la metà di tutte le specie d'acqua dolce endemiche in Giappone e un terzo di quelle in Messico sono a rischio estinzione. Tra i colpevoli vengono indicati l'inquinamento agricolo e urbano, la riduzione dei fiumi, la presenza di dighe, la pesca e l'introduzione di specie invasive. Ma anche gli oceani non se la passano bene. Alla lista sono ad esempio stati aggiunti 500 pesci ossei di profondità (oltre i 1000 metri), che vivono spesso in acque al di fuori delle giurisdizioni nazionali, dove è difficile proteggerli. A causare il loro declino, dicono gli scienziati, sono principalmente le estrazioni minerarie dai fondali e le industrie di petrolio e gas, che ne distruggono gli habitat.

Biodiversità a rischio 

Come prevedibile, non va meglio sulla terraferma. Tra i tanti animali in pericolo, allarma in modo particolare la situazione delle scimmie: la IUCN rileva infatti che ben il 40% dei primati dell'Africa occidentale e centrale rischiano attualmente di sparire dal pianeta. Alla base ci sono la deforestazione e la caccia a scopo commerciale, come nel caso del cercopiteco roloway (new entry nella lista, vedi foto di apertura), le cui carni sono molto ricercate nei suoi paesi di origine, Ghana e Costa d'Avorio Non sorprende nemmeno la condizione critica delle piante, che come segnalato da un recente studio (ne avevamo parlato in questo articolo) si stanno si stanno estinguendo più velocemente degli animali. Nella Lista Rossa sono finite 5.000 nuove specie di alberi provenienti da 180 paesi e 79 specie di funghi. "Gli Stati, le imprese e la società civile devono agire con urgenza per arrestare il sovrasfruttamento della natura", ha concluso Aguilar, "aiutando le comunità locali e le popolazioni indigene a rafforzare i mezzi di sussistenza sostenibili".

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