Mercoledì 24 Aprile 2024

L’impegno e il sorriso della lirica Addio al genio Graham Vick

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Il mondo della lirica perde uno dei suoi registi più geniali: è morto a 67 anni Graham Vick. Ad annunciarlo in Italia, ieri, il Rossini Opera Festival di Pesaro che ha dato notizia della scomparsa di "uno dei maggiori registi del mondo del teatro e della lirica contemporanea, che a Pesaro ha firmato alcuni tra i più significativi spettacoli della storia della manifestazione. All’amico è dedicato il Rof 2021".

Nato a Birkenhead il 30 dicembre 1953, Vick è stato fautore di un teatro dal forte impegno civile: da buon anglosassone non ha mai dimenticato come la regola prima del teatro siaquella di “dire“ qualcosa e che la si può dire al meglio se si “racconta“ qualcosa, possibilmente capace di inchiodare l’interesse dello spettatore, provocando reazioni emotive più forti possibili, anche divertendosi come nel suo Falstaff verdiano del 1999, ambientato in un Medioevo ipercolorato in stile cartoon espressionista che ha inaugurato il Covent Garden di Londra dopo la ristrutturazione. Chevalier de l’Ordre des arts et des lettres, e commander of the Order of the British empire, Vick ha lavorato tantissimo in Italia: dalla Scala (ad esempio le aperture con Muti di Macbeth e Otello nel ’97 e 2001: ieri il teatro ha espresso "sgomento e commozione" per la sua scomparsa) al Maggio Fiorentino, dall’Arena di Verona a Parma – che gli dedicherà il Festival Verdi – al Comunale di Bologna, dalla Fenice all’Opera di Roma, a Palermo.

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