Giovedì 25 Aprile 2024

Lil Wayne e Kodak Black, chi sono i rapper a cui Trump ha concesso la grazia

Nell'ultimo giorno di presidenza il tycoon ha concesso l'indulto a Lil Wayne e la riduzione della pena a Kodak Black, entrambi colpevoli di possesso illegale di armi

Lil Wayne e Kodak Black

Lil Wayne e Kodak Black

Fra le domande più frequenti relative alle ultime ore della presidenza Trump c'è stata quella su chi avrebbe goduto del "presidential pardon": fra i perdonati più altisonanti c'è stato sicuramente Steve Bannon, ma in questa sezione del sito vogliamo concentrarci sui rapper Lil Wayne e Kodak Black, spiegare chi sono e di quali reati non dovranno più preoccuparsi (spoiler: hanno a che fare con il possesso illegale di armi, ma non solo). Prima di cominciare urge una precisazione: Lil Wayne ha ottenuto un indulto completo, dunque la pena che avrebbe dovuto scontare è legalmente estinta, mentre Kodak Black godrà solamente di un alleggerimento della pena.

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Lil Wayne perdonato da Trump

Nato a New Orleans il 27 settembre 1982, Dwayne Michael Carter Jr. è diventato famoso con il nome d'arte Lil Wayne, iniziando la carriera a soli dodici anni e conquistando la ribalta nel mondo della musica rap. Considerato uno dei maggiori esponenti di questo genere musicale della sua generazione, ha vinto una quantità di premi (compresi cinque Grammy) e venduto oltre 120 milioni di dischi in tutto il mondo. È anche una figura controversa, all'interno della comunità afroamericana, perché è contro il movimento Black Lives Matter ("Non mi riguarda minimamente", dichiarò nel 2016) e perché sostiene apertamente Donald Trump, che ha anche incontrato personalmente. Sin dal 2009 Lil Wayne ha avuto problemi con la giustizia a causa della fascinazione per le armi da fuoco e per il loro possesso illegale, ma anche per il consumo di droga (nel 2008 fu anche accusato di spaccio). Il caso più pesante, in termini giudiziari, risale al dicembre del 2019: ancora una volta viene trovato in possesso di una pistola, oltretutto carica. In quanto già condannato in precedenza per questo reato, rischiava fino a dieci anni di carcere. L'indulto concesso dal presidente uscente gli ha tolto le castagne dal fuoco.  

Kodak Black aiutato da Trump

Nato l'11 giugno 1997 in Florida, con il nome Bill Kahan Kapri, è diventato uno dei nomi di punta del genere hip hop sin dalla pubblicazione del primo album, nel 2017. Nel corso della sua carriera ha alternato il lavoro sulla musica ai problemi con la legge, che lo perseguitano sin da quando frequentava le scuole medie e che sono diventati sempre più seri a partire dal 2010: per dire, il suo terzo disco esce mentre si trova in carcere. La fedina penale di Kodak Black è caratterizzata da accuse di molestie sessuali, possesso di droga e di armi. Gli ultimi due reati sono quelli che gli hanno procurato i problemi più seri. Nel novembre 2019 viene condannato a 46 mesi di prigione, seguiti da tre anni di libertà vigilata. Il provvedimento del presidente Donald Trump consente una commutazione della pena, che dovrà essere meno severa di quella attualmente in corso. Leggi anche: - Design of the Year 2020: vincono le altalene rosa al confine USA-Messico - Peaky Blinders, il creatore della serie TV dice che avremo anche un film - Critics' Choice Awards 2021: Netflix domina le nomination

 

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