Giovedì 10 Ottobre 2024
CESARE SARTORI
Libri

Un libro per l’estate / Un padre, un figlio e il viaggio della vita

Peter Geye e “Dentro l’inverno “ (Einaudi, 2017): Gus e suo padre Harry intraprendono un viaggio estremo nel Nord America per sfuggire alla tristezza e trovare amore e significato. Trent'anni dopo, raccontano la loro avventura e storia d'amore.

Dentro l’inverno  Un padre, un figlio e il viaggio della vita

Gus e suo padre Harry intraprendono un viaggio estremo nel Nord America per sfuggire alla tristezza e trovare amore e significato. Trent'anni dopo, raccontano la loro avventura e storia d'amore.

Firenze, 4 settembre 2024 – "La gente non fa che rincorrere la propria tristezza. Nei boschi. In soffitta. Sulle distese di ghiaccio". Alla fine dell’estate Gus(tav) dovrebbe andare all’università; invece accetta di accompagnare suo padre Harry in un’impresa rischiosa e un po’ folle sulle tracce degli antichi voyageurs: inoltrarsi in canoa e a piedi in una delle regioni più selvagge del Nord America e raggiungere prima del grande inverno un fortino abbandonato al lago dei Boschi al confine delle province canadesi dell’Ontario e del Manitoba e lo Stato Usa del Minnesota. Lì sverneranno cercando di sopravvivere in condizioni estreme alla furia del gelo, anche se non sarà soltanto la natura l’avversario mortale che dovranno fronteggiare.

Perché lo fanno? Bisogno di una sfida, desiderio di fuga e gesto d’amore ("Quanto coraggio ha avuto mio padre a cercare di scoprire qualcosa, anche se si trattava non di un continente, ma soltanto di sé stesso"): Harry per allontanarsi dalla moglie Lisbeth, che si porta a letto quel prepotente di Charlie Aas, ma anche per cercare di fare ordine e chiarezza nel suo cuore che già batte, sia pur confusamente, per Berit Lovig, la giovane donna che saprà aspettarlo con pazienza e poi gli sarà accanto fino alla fine "dando un senso alla sua vita" (quel viaggio era per Harry l’unico modo per mostrarsi degno di lei); Gus perché "quale ragazzo non passa tutta l’infanzia in attesa del momento in cui potrà camminare al fianco di suo padre da pari a pari?".

Trent’anni dopo a raccontarci e raccontarsi a vicenda quella drammatica avventura, quel potente racconto di formazione, quella delicata e resistente storia d’amore sono proprio Gus ("Probabilmente dedico più tempo ai ricordi di quanto non facciano gli altri ma ci sono cose che non si possono dimenticare, per quanto ci si sforzi") e Berit ("Quanto alle storie che scandiscono la nostra vita e la nostra morte, ho imparato che non hanno un inizio, e di sicuro non hanno una fine. Vivono nella mente delle vecchie signore e stanno rinchiuse in antiche casseforti, sono nei ritratti alle pareti e nelle barche ristrutturate sistemate sui prati. Da qualche parte, all’interno del Quetico, ci sono un mucchietto di cenere e un mucchietto di ossa. Anche queste cose sono semplicemente storie. Perché ce le siamo raccontate? Tu a me, e ora io a te? Ce le siamo raccontate perché abbiamo bisogno di una testimonianza d’amore: e infatti è quello che sono. Più di qualunque altra cosa, è questo ciò che sono").