Commissario Ricciardi, i libri di Maurizio De Giovanni

Lino Guanciale: "In questa stagione il mio personaggio cerca di far passare un po' di felicità"

Lino Guanciale, 43 anni, nei panni del commissario Ricciardi

Lino Guanciale, 43 anni, nei panni del commissario Ricciardi

"Il mio personaggio è una specie di sociopatico che vive tenendo gli altri a distanza. Se nella prima stagione era chiuso, dalla prima alla quarta puntata della seconda stagione, senza fare spoiler, le crepe del suo animo diventano falle per far passare un po' di felicità". Lino Guanciale, l’attore che dà il volto e i modi eleganti e malinconici al Commissario Ricciardi nato dalla penna di Maurizio De Giovanni nei film tv di Raiuno che da stasera tornano sul piccolo schermo, quattro appuntamenti ogni lunedì, non può non mutuare dal suo personaggio nobiluomo  anche il fascino della timidezza e il rigore della riservatezza. Ma i lettori innamorati della saga di De Giovanni, dando una scorsa ai titoli dei nuovi quattro episodi della serie tv, sanno già bene dove, come quando e soprattutto per chi il cuore del commissario prenderà a battere forsennato, finalmente pieno d’amore.

La saga letteraria del commissario

Nato a Napoli nel ’58, il maestro del thriller Maurizio De Giovanni compirà 65 anni alla fine del mese, il 31 marzo. Luigi Alfredo Ricciardi, nato nel 1900 a Fortino in Cilento figlio unico dei baroni di Malomonte, orfano cresciuto con la tata Rosa a Napoli, giovane commissario della Squadra mobile della Regia Questura, è la sua prima creatura letteraria, venuta alla luce nel 2005 nel racconto “I vivi e i morti” diventato la base del romanzo edito da Graus  nel 2006 "Le lacrime del pagliaccio" riedito l'anno successivo - da Fandango - con il titolo "Il senso del dolore. L'inverno del commissario Ricciardi".  I primi quattro romanzi di Ricciardi (tutti editi da Fandango, poi riediti da Einaudi) sono legati a una stagione: “La condanna del sangue. La primavera” (2008), "Il posto di ognuno. L’estate" (2009), “Il giorno dei morti. L’autunno” (2010). Dal 2011 i romanzi del commissario Ricciardi sono diventati Einaudi, e l’uscita è andata avanti con cadenza  quasi annuale: "Per mano mia. Il Natale" (2011), "Vipera. Nessuna resurrezione" (2012), "In fondo al tuo cuore. Inferno" (2014), "Anime di vetro. Falene” (2015), "Serenata senza nome. Notturno" (2016), "Rondini d’inverno. Sipario" (2017), "Il purgatorio dell’angelo. Confessioni" (2018), "Il pianto dell’alba. Ultima ombra" (2019), che è quello in cui Ricciardi andrà a nozze con il suo grande amore _ anche se la fine sarà assai drammatica, tanto da far pensare all'epilogo definitivo della serie. Poi due anni di silenzio finché l’anno scorso, quasi a sorpresa, De Giovanni ha ripreso in mano la saga, pubblicando "Caminito. Un aprile".  Ai romanzi vanno aggiunti alcuni racconti con Ricciardi protagonista: “L’omicidio Carosino” (2012); "Febbre" (2014); "Dieci centesimi" e "Una domenica" (2015).

I romanzi della serie tv

Raiuno ha varato la prima stagione dedicata a Ricciardi nel 2021, trasmettendo 6 episodi da gennaio a marzo: i primi quattro episodi sono stati tratti nell’ordine (e in un ordine cronologico che ha rispettato la pubblicazione delle opere letterarie) dai romanzi "Il senso del dolore", "La condanna del sangue", "Il posto di ognuno", "Il giorno dei morti”; il quinto episodio tv della prima stagione - saltando un romanzo - ha attinto a "Vipera", il sesto e ultimo della prima stagione è stato "In fondo al cuore”. La seconda stagione, al via stasera, avrà quattro episodi e il primo si rifà non già a un romanzo ma al racconto “Febbre”; col secondo episodio  si ritorna invece ai romanzi: "Anime di vetro" (2015), così come col terzo e col quarto: "Serenata senza nome" (2016) e "Rondini d’inverno" (2017).

I personaggi

Il commissario Luigi Alfredo Ricciardi è interpretato da Lino Guanciale. 43 anni, nato ad Avezzano, in provincia dell'Aquila, Guanciale è un attore teatrale, ex giocatore di rugby, volto noto tv ("L'allieva", "La porta rossa"). La curiosità numero 1: compare  in un brevissimo ruolo, come guardia penitenziaria, negli ultimi minuti dell'ultimo episodio della prima stagione della serie Rai cult tra i giovanissimi "Mare fuori".  La curiosità numero 2: è stato portavoce della mozione Elly Schlein nella sua regione, l'Abruzzo. E' sposato dal 2020 con Antonella Liuzzi, figlia dell'ex sindaco di Noci e senatore Pdl Pietro Liuzzi e Program coordinator del master in Corporate finance alla Bocconi School of Management di Milano.

Il brigadiere Raffaele Maione, interpretato da Antonio Milo (Castellamare di Stabia, 54 anni), ha vissuto un dolore immenso: la morte del primogenito Luca, agente di polizia come lui, mentre prestava servizio. Innamoratissimo della moglie, ha un cuore grande, conosce Napoli come le sue tasche, ed è amico del femminiello Bambinella, interpretato da Adriano Falivene.

Bruno Modo, interpretato da Enrico Ianniello (Caserta, 52 anni), è un anatomopatologo apertamente antifascista. Cinico, schietto e ironico, è disinvolto e coraggioso al limite dell'incoscienza nel rivelare il proprio pensiero pubblicamente.

Livia Lucani, interpretata da Serena Iansiti (Napoli, 37 anni), bellissima e affascinante ex soprano e vedova del famoso tenore Arnaldo Vezzi, si avvicina a Ricciardi in occasione della morte del marito fedifrago. Vorrebbe conquistare Ricciardi

Enrica Colombo, interpretata da Maria Vera Ratti (Avellino, 28 anni), è la giovane e "severa" dirimpettaia di Ricciardi, dall'animo buono e dalla determinazione insospettabile.

Bianca Palmieri di Roccaspina, interpretata da Fiorenza D'Antonio (Napoli, 26 anni), è considerata la donna più bella di Napoli: è attratta da Ricciardi.

Angelo Garzo, interpretato da Mario Pirrello (nato a Mocalieri 52 anni fa), è il  vicequestore e diretto superiore di Ricciardi. Arrivista e legato al regime, mal sopporta l'autonomia del commissario e la sua incorruttibilità.

Nelide, interpretata da Veronica D'Elia (giovane attrice di Atena Lucana), è la nipote della tata storica di Ricciardi,  Rosa, ed è subentrata alla zia come governante del commissario, del quale si occupa in modo ineccepibile.

La poesia dei thriller

Com’è noto Ricciardi non è l’unico figlio letterario di De Giovanni, autore anche della saga oscura e contemporanea dei Bastardi di Pizzofalcone e delle avventure tra il sociale e il giallo-rosa di Mina Settembre (tutte opere letterarie diventate anch’esse serie tv Raiuno di enorme successo, la prima in onda dal 2017 al 2021 con protagonisti Alessandro Gassman e Carolina Crescentini, la seconda nel 2021 e nel 2022 con Serena Rossi). E se non ha ancora trovato un volto tv l’anziana agente dei servizi segreti protagonista dei romanzi di De Giovanni dedicati a 'Sara', c’è sempre lo scrittore napoletano anche dietro al successo della recentissima fiction di Raiuno col vicequestore interpretato da Francesco Arca 'Resta con me'. Con tutto, per molti il commissario Ricciardi resta uno dei personaggi di De Giovanni tra i più belli, centrati e commoventi: ogni romanzo, intessuto come le antiche canzoni popolari di lacrime e poesia, è un’indagine tra i chiaroscuri dell’umanità. Ma l’idea vincente è far muovere il commissario, anima compassionevole e permeabile a tutti i mali del mondo, nell’inferno in terra di cui egli è unico testimone e tramite _ dannato, privilegiato _ con il lettore/spettatore. L’inferno in terra cui vive Ricciardi è popolato dei morti ammazzati, spettri dilaniati dal dolore e vivi dinnanzi ai suoi occhi perché Ricciardi ha il “dono” (il fatto – lo chiama lui) di vederli ma è popolato anche dagli altri mostri, i mostri in carne e ossa ben più terribili dei fantasmi, i mostri del fascismo e della violenza fascista che, anno dopo anno, crescono, si radicano e ammorbano la sua Napoli, e l’Italia intera. In quest’inferno non c’è posto per l’amore. E’ quello che Ricciardi sa fin nel profondo. Ma qualcun’altra no, ed è pronta a combattere per fargli cambiare idea…          

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