Martedì 23 Aprile 2024

Liberi e plurali, cresce il Quotidiano in classe

Il progetto guidato da Andrea Ceccherini che rilancia: "Il futuro è nel binomio formazione-informazione". Aderisce anche il Gruppo Gedi

Andrea Ceccherini, 47 anni

Andrea Ceccherini, 47 anni

Bologna, 17 novembre 2021 - Parola d’ordine: pluralismo. Pluralismo delle fonti di informazione, una garanzia per plasmare e allenare la coscienza critica, il muscolo più importante per le generazioni in formazione. L’Osservatorio permanente Giovani-Editori, presieduto da Andrea Ceccherini, cresce e allarga i propri orizzonti consolidando la leadership nell’alfabetizzazione dei ragazzi in Italia e in Europa. Nel ventiduesimo anno de Il Quotidiano in Classe Ceccherini raggiunge l’obiettivo di avere i più grandi quotidiani generalisti dentro il progetto con 23 testate giornalistiche radicate nei territori. "È un grande piacere poter dare il benvenuto a bordo a La Repubblica, alla Stampa, a Il Secolo XIX e alle altre testate del gruppo Gedi, che sotto la presidenza di John Elkann, hanno voluto aggiungersi al Quotidiano Nazionale (che è socio fondatore, con La Nazione, Il Resto del Carlino e Il Giorno), al Corriere della Sera, a Il Sole 24 Ore e alle altre testate giornalistiche italiane, impegnate da oltre vent’anni ne Il Quotidiano in Classe – spiega il presidente dell’Osservatorio – consolidando così definitivamente quella leadership conquistata sul campo dal nostro progetto di media literacy nel mondo dell’education italiano ed europeo".

Il modello de Il Quotidiano in Classe si snoda in tre passi fondamentali, consentendo di coinvolgere i giovani, appassionarli e farli crescere con l’obiettivo di formare cittadini consapevoli in un mondo in cui l’intelligenza artificiale rischia di rinchiudere le menti nel recinto delle conoscenze acquisite, radicalizzando il pensiero. Con una spinta alla digitalizzazione, nel progetto l’anno prossimo entreranno testate esclusivamente online.

I tre step del modello Il Quotidiano in Classe si articolano dalla formazione degli insegnanti, "docenti che non sono solo formatori ma educatori di cittadini che considerano l’insegnamento una ragione di vita dando più di quello che il sistema mette loro a disposizione", spiega Ceccherini. Gli insegnanti vengono formati da docenti universitari dei migliori atenei italiani e internazionali, secondo una metodologia didattica scientifica.

Il secondo e fondamentale passo è l’ora di lezione settimanale in classe, per trenta settimane. "Il rilancio dell’ora di educazione civica in chiave contemporanea – osserva il presidente Ceccherini – Aprendo, attraverso la lettura critica dei diversi quotidiani a confronto, gli occhi dei giovani sul mondo, allenandoli ai diversi punti di vista e alle diverse rappresentazioni che di una stessa notizia si possono dare. Hanno già dimostrato una grande voglia di cambiamento manifestando in difesa dei valori civili e nella difesa del pianeta dal rischio collasso". Nell’ora di lezione i giovani studenti saranno chiamati ad analizzare i fatti del giorno, attraverso la lettura guidata di tre quotidiani: uno generalista, uno economico e uno territoriale.

Il terzo passo, al termine dell’anno scolastico, la raccolta dei dati maturati nell’esperienza in classe, saranno riassunti in una ricerca che potrà essere utile anche ai gruppi editoriali per impostare un’informazione a misura dei lettori del futuro.

 

 

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