Venerdì 18 Aprile 2025
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Leopoldo Mastelloni e la difficoltà di sopravvivere con la pensione: “Non basta”

Torna a raccontare il suo dramma economico l’attore, a cui è stata rifiutata la richiesta per il sostegno prevista dalla legge Bacchelli. “In tv mi usano per fare folklore”

Leopoldo Mastelloni (Instagram)

Leopoldo Mastelloni (Instagram)

Roma, 14 aprile 2025 – Senza soldi Leopoldo Mastelloni, che nel corso di un’intervista al Giornale ha ammesso di vedere solo il buio di fronte a sé. L’attore ha raccontato l’indifferenza sociale, i pensieri sul suicidio e le difficoltà a sopravvivere con la pensione.

Il difficile presente

Le sue ultime apparizioni sono state in tv. “Mi usano come folklore. Questa cosa mi distrugge. Io prima facevo l’attore e l’autore, e la cosa mi ha sempre inorgoglito. Adesso è come se fossi un fantasma”, ha condiviso in sede di intervista Leopoldo Mastelloni, classe 1945.

Riguardo alla pensione ha spiegato: “Prendo 1.200 euro al mese. Togli il quinto per i debiti, restano meno di 1.000 euro al mese. Ci devo pagare affitto e bollette: cosa avanza? Ho fatto richiesta per il sostegno della legge Bacchelli: respinta. Non sono riconosciuto come attore di chiara fama”. Del suo passato dice: “Ho sempre investito tutto nel teatro. Frequentavo i migliori attori d’Italia, e i registi, e ho fatto anche il giornalista, perché io so scrivere molto bene. Ma soldi pochi”.

La vita

Leopoldo Mastelloni, nato a Napoli il 12 luglio 1945 da famiglia nobile, debutta in teatro ventenne, nel 1965. Attore e regista teatrale, negli anni si occupa di teatro e varietà televisivo. Dal 2015 ha condiviso con il pubblico le difficoltà finanziarie e la precarietà abitativa.

Il pensiero del suicidio lo ha sfiorato più volte, come ha raccontato: “Beh, se mi portano un bicchiere d’acqua che lo bevo e finisce tutto lì, sì mi piacerebbe morire così. Però sono vigliacco. L’idea di uccidermi mi viene, ma poi… il mio cattolicesimo è di fondo. E non vorrei dare fastidio alle mie sorelle, a Carlo”. Carlo è il fratello magistrato, con cui ha rapporti di affetto e grande stima anche se “da lontano”, come spiega. E gli amici? “I tre quarti dei miei amici sono morti. Fellini, Mastroianni, Bice Valori, Suso D’Amico”.

Sulla cultura e il mondo dello spettacolo, da cui viene? “Non esiste più il mondo artistico. Tutto quello che è al di fuori della pizza margherita non ha più nessun peso. La nostra società si fonda sull’idea di assistenza sociale. Questa assistenza sulla carta esiste, però non viene applicata. Trionfa l’indifferenza sociale. Non viene presa in considerazione la vita di chi vuole proseguire la vita. Cioè: o muori il giorno della pensione o non esisti più” , l’ultima amara confessione di Mastelloni.