La più grande mostra su Escher mai allestita in Italia quella che apre oggi al Palazzo Ducale di Genova con più di duecento opere dell’artista olandese e una serie di inedite sale immersive e “strutture impossibili” in cui i visitatori potranno entrare, fotografarsi e scoprire come sono nate alcune delle immagini più iconiche di sempre. La mostra è divisa in otto sezioni.
Particolarità del percorso è la presenza, all’interno delle sezioni, di giochi ed esperienze che permettono di entrare nel meraviglioso mondo di Escher da protagonisti, ossia misurandosi attivamente con i paradossi prospettici, geometrici e compositivi che il grande artista pone in essere nelle sue opere.
"In questa mostra c’è tutto il suo percorso – dice il curatore Federico Giudiceandrea – dalle primissime opere realizzate ad Harlem, tutto il periodo italiano dal 1922 e il 1936 in cui faceva il paesaggista, oltre a tutto il resto. Escher è generalmente considerato l’artista che più di altri è caro alle persone di scienza e in particolare ai matematici. Ma poi le sue opere vennero scoperte anche dal mondo hippie che si è appropriato delle sue immagini e così è entrato nel mondo della cultura pop. La sua immagine è ormai parte della nostra cultura iconografica. In questa mostra abbiamo l’occasione di capire come Escher ha influenzato in maniera profonda il nostro immaginario collettivo".
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