Mercoledì 24 Aprile 2024

Lavorare per mare C’è la piattaforma

Migration

di Paolo Galliani

Il ’tu’ sgombera la comunicazione da ogni formalismo. E il punto di domanda finale ingentilisce il messaggio, preferendo la sollecitazione all’imperiosità. Tutto scritto in una delle pagine della nuova piattaforma digitale ideata da Confindustria Nautica per stimolare il mercato del lavoro e invogliare chi è interessato a farsi avanti: "Stai navigando a vista e vuoi tracciare una rotta ben precisa per il tuo futuro?".

La risposta? Si chiama JobSearch, bacheca virtuale che attraverso l’indirizzo www.jobsearch.confindustrianautica.net punta ad incidere nel reale. Contradizione in termini? Per nulla. Perché nel mondo reale domanda e offerta spesso stentano a dialogare. E il potenziale inespresso di un settore che fatica a trovare figure professionali di cui avrebbe bisogno per fare meglio di quello che già fa, diventa un’occasione persa, un lusso, uno spreco. Lo sa bene l’industria italiana della nautica da diporto che pure veleggia alla grande aggiudicandosi una leadership mondiale sancita dalla reputazione e dalle cifre (6.1 miliardi di fatturato, 26mila addetti diretti e 190mila tenendo conto dell’intera filiera e dell’indotto).

E lo conferma Stefano Pagani Isnardi, direttore dell’Ufficio Studi e Supporto Progetti proprio di Confindustria Nautica: manca manodopera professionale; rintracciare competenze non manageriali è diventato frustrante; ed è sempre più un’impresa reclutare elettricisti, idraulici di bordo, laminatori, carpentieri, verniciatori, saldatori, per non parlare dei ’maestri d’ascia’, ormai quasi introvabili. Pura evidenza: si è andata perdendo la trasmissione di competenze che un tempo garantiva il ricambio generazionale delle ’professioni del mare’. Ed è palese che gli istituti scolastici non riescano a garantire la supplenza che pure sarebbe auspicabile. Di qui l’attualità del servizio di ’job matching’, gratuito e privo di registrazioni, allestito da Confindustria Nautica in collaborazione con Cinco&Partners: un moderno ’cerca lavoro’ per fare incontrare le opportunità e le aspirazioni; per aiutare le aziende associate a ricercare i profili occupazionali di cui hanno bisogno; e per stimolare l’interesse di chi cerca lavoro e, compilando un ’modulo di candidatura’, può proporsi ad un settore in piena espansione.

Paradigma e segno dei tempi: i cantieri, le società di accessori e motori, i centri di manutenzione e refit che entrano nella Rete per dire ’abbiamo bisogno di te’. E l’inserzionista che risponde ’Io ci sono’.

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