Venerdì 19 Aprile 2024

L’arte di uscire di scena

Giovanni

Morandi

Ci sono molti modi per dimettersi e il più elegante fu probabilmente quello di Churchill. Buckingham Palace informò che "il molto onorevole Sir Winston Churchill ha presentato le dimissioni e Sua Maestà le ha graziosamente accettate". Molto più spiccio fu il presidente Usa Richard Nixon, travolto dallo scandalo Watergate. L’8 agosto 1974 si congedò così: "Non sono mai stato uno che molla. Lasciare il mio incarico mi ripugna ma come presidente devo anteporre gli interessi del mio Paese".

Le dimissioni appaiono come un momento negativo della vita, eppure si accompagnano a una decisione sempre importante e che fa onore a chi la prende. Tanto che decidere è parola bella e coraggiosa, che in latino appunto vuol dire tagliare col passato. Il fatto è che il problema non è dimettersi ma come, perché uscire di scena è un’arte sopraffina che richiede abilità, malizia ed intelligenza. E a questo proposito vale ricordare i consigli di Charlie Chaplin, che conosceva bene il teatro della vita: "Non è importante come entri nel palcoscenico ma come ne esci. Sorridi comunque sia andato lo spettacolo e fai il tuo inchino migliore. Ma soprattutto non concedere mai il bis a un pubblico che non lo merita".

Scegliere dunque il momento giusto per lasciare e farlo né troppo prima né troppo dopo. Ma il difficile è capire quale sia il momento giusto. Visto che, come dice Charlie Brown, quando pensi di avere tutte le risposte che ti servono, a volte la vita ti cambia tutte le domande e non hai altra scelta che continuare a giocare anche se sei costretto a tornare al punto di partenza.

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