Mercoledì 24 Aprile 2024

Negli ultimi 30 anni i laghi glaciali sono aumentati del 50%. E non è una buona notizia

I cambiamenti climatici hanno portato a un notevole aumento del numero e del volume di laghi glaciali nel mondo: lo scioglimento dei ghiacciai non accenna a fermarsi

Foto: sara_winter / iStock

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Il numero di laghi glaciali nel mondo è cresciuto del 53% negli ultimi trent’anni, sostiene un nuovo studio pubblicato sulla rivista Nature Climate Change. Ma non si tratta di una buona notizia, in quanto questo aumento è principalmente causato dal rapido scioglimento dei ghiacciai dovuto ai cambiamenti climatici. La ricerca in questione è importante perché aiuterà a rendere più accurate le stime sull’innalzamento del livello degli oceani e a prevenire nuovi possibili disastri naturali.

Aumenta la quantità e il volume dei laghi glaciali

Lo studio è stato condotto da un team di esperti in geomorfologia guidato da Dan Shugar, professore dell’University of Calgary. Gli scienziati hanno osservato e analizzato più di 250mila immagini satellitari per valutare l’impatto del riscaldamento globale (e del conseguente scioglimento dei ghiacciai) sulla formazione di laghi sul nostro pianeta. I risultati hanno testimoniato un aumento notevole delle masse d’acqua dolce nelle cavità terrestri, sia in termini di quantità sia in termini di volume (di quelli che già esistevano). Il numero di laghi glaciali sulla Terra, infatti, è cresciuto del 53% dal 1990 al 2018: attualmente se ne contano 14.394 che occupano circa 9mila chilometri quadrati di superficie. Inoltre, si legge sul paper dello studio, i ricercatori hanno stimato che il volume dei laghi glaciali del mondo è salito del 48% nello stesso arco di tempo (1990-2018), contenendo un totale di 156 metri cubi di acqua.

Perché questo studio è molto importante

Non tutta l’acqua del disgelo raggiunge immediatamente gli oceani: ecco perché si è verificato un incremento del numero e del volume di laghi glaciali. Questo studio aiuterà a rendere più precise le stime riguardanti l’innalzamento del livello degli oceani (il 35% di questo fenomeno è causato dallo scioglimento del ghiacciai), visto che i dati ottenuti garantiscono una migliore comprensione di come e quanto velocemente l'acqua proveniente dai ghiacciai può raggiungere il mare. Un altro motivo che rende rilevante questa ricerca è che potrà contribuire a prevenire diversi casi di “glacial lake outbursts”, ossia le inondazioni causate dal collasso dei laghi glaciali. Questi disastri naturali hanno causato (e continuano a causare) danni ingenti ad abitazioni, terreni agricoli e infrastrutture di numerosi centri abitati, provocando migliaia vittime nel secolo scorso. A differenza dei laghi comuni, i laghi glaciali sono instabili perché arginati da ghiaccio o da sedimenti composti da rocce poco solide e da detriti. L’unico aspetto positivo dell’aumento dei laghi glaciali è che sono una fonte di acqua dolce per molte persone che vivono nelle parti più povere del mondo, come le zone montuose dell’Asia o l’America Latina. Ma a lungo termine le minacce non possono essere sottovalutate.

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