La Traviata è come un film Libiamo nel nome di Martone

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Dopo lo straordinario successo televisivo e di critica del Barbiere di Siviglia di Rossini, l’Opera di Roma e Rai Cultura tornano a produrre un film-opera, questa volta del capolavoro di Giuseppe Verdi La traviata, proposto in prima tv su Raitre stasera alle 21.20. Protagonisti ancora Daniele Gatti, direttore musicale del Teatro, e Mario Martone, che firma regia e scene.

Violetta Valery è interpretata dal soprano americano di origine cubana Lisette Oropesa, reduce dal successo televisivo di A riveder le stelle, che ha inaugurato la stagione della Scala. Accanto a lei il tenore Saimir Pirgu come Alfredo e il baritono Roberto Frontali nei panni di Giorgio Germont.

"Il barbiere di Siviglia e La traviata – dice Mario Martone – in questa forma mista tra teatro, cinema e tv, erano scommesse difficili, considerando i tempi strettissimi di ripresa. Le riprese sono penste per fare delle opere un vero film, tanto da aver abolito, nella Traviata, la divisione in tre atti dell’originale, che pure seguiamo fedelmente. Abbiamo girato tutto in solo cinque giorni in cui l’orchestra suonava per cinque ore al giorno. Il montaggio sonoro delle musiche, accanto a quello cinematografico – precisa il regista – rende l’opera un teatro in forma esponenziale, con una moltiplicazione delle difficoltà (tutto è stato realizzato dal vivo) ma anche delle possibilità, delle emozioni".

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