
di Anna Mangiarotti Milano, Triennale, la 24ª Esposizione Internazionale (evento organizzato dal 1923 ogni tre anni) invita designer, architetti e artisti...
di Anna MangiarottiMilano, Triennale, la 24ª Esposizione Internazionale (evento organizzato dal 1923 ogni tre anni) invita designer, architetti e artisti da tutto il mondo a confrontarsi su ’Inequalities’. Fino al 9 novembre, si riflette sulle crescenti disuguaglianze del nostro tempo, attraverso progetti speciali, installazioni e non poche mostre. Tra queste, ’We the Bacteria. Appunti per un’architettura biotica’ (l’intreccio tra batteri ed edifici esiste dal Neolitico), o ’Un viaggio nella biodiversità. Otto stazioni sul pianeta Terra’, curata dal filosofo Telmo Pievani sulle disuguaglianze in una prospettiva evolutiva, o ’Portraits of Inequalities Pittura di classe’, sulla milanese Ca’ Granda, attraverso alcuni dei ritratti d’artista dei principali donatori, o ’Verso un futuro più equo’, curata dalla Norman Foster Foundation, sulla crisi abitativa in contesti emergenziali, mostrando il lavoro di Foster su slums indiani e insediamenti temporanei per gli sfollati attraverso video, immagini e due prototipi di shelter in scala 1:1.
A Milano ’Arte che cura. L’Ospite’: da oggi al 30 giugno, la Madonna del velo, copia di un’opera di Raffaello, attribuita a Giovanni Battista Salvi, detto il Sassoferrato, proveniente dalla collezione della Pinacoteca di Brera e custodita nella Quadreria Arcivescovile di Milano, sarà esposta nel Padiglione Sud dell’Ospedale Niguarda, come segno tangibile di vicinanza e conforto.
Per i prossimi 3 anni, presso i Chiostri di San Barnaba, via S.Barnaba 48 a Milano, si potrà visionare ’I temp(l)i cambiano’: creazione di Michelangelo Pistoletto con i RAEE (ovvero i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), cestelli di lavatrice incastrati l’uno sull’altro per le doriche colonne e serpentine di frigoriferi per il fregio del timpano. Metafora del progresso del riciclo, su una base ’instabile’ (alta cm 345 e larga cm 320, peso circa 280 kg.).
In corso a Pirelli Hangar Bicocca, a Milano cattedrale dell’arte post-moderna, ’ICARUS’, prima mostra retrospettiva in Europa del giapponese Yukinori Yanagi che mette in guardia dall’arroganza degli esseri umani che ripongono un’eccessiva confidenza nella tecnologia. Proprio all’entrata, in un imponente accumulo di detriti e materiali di scarto, installazione site-specific, Project God-zilla 2025 - The Revenant from ’El Mare Pacificum’ (2025), simbolo di una metaforica discarica dell’umanità, spiccano una barca, automobili, barili e sacchi ricolmi di sabbia, e un gigantesco occhio di Godzilla (mostro inventato nel Giappone ancora annichilito dai bombardamenti su Hiroshima e Nagasaki).
La Cittadella degli Archivi di Milano invece ospita fino all’1 giugno la mostra personale di Federico Ferrarini ’Tempo attratto – Temperatura emotiva’, ideata e organizzata dall’associazione culturale Isorropia Homegallery e da Galleria Ferrero Arte Contemporanea. Il progetto espositivo è in collaborazione con il Politecnico di Milano che ha curato una sezione della mostra dedicata al restauro del Teatro alla Scala dell’architetto svizzero Mario Botta. In mostra una dozzina di opere, tra sculture di grande dimensione e pitture, di Federico Ferrarini, artista contemporaneo noto per la sua esplorazione delle convergenze tra umano e cosmico, naturale e tecnologico. La sua ricerca si caratterizza per un approccio multidisciplinare che fonde scultura, pittura e installazione, indagando l’essenza profonda della materia attraverso l’uso di pigmenti puri, marmi e onici.