Giovedì 18 Aprile 2024

La seconda vita di Brondi: "Ricominciamo da un abbraccio"

Nell’ultimo video racconta gli affetti rubati dalla pandemia e cita Sant’Agostino. "Finita la guerra, bisogna ripartire in pace"

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di Andrea Spinelli

L’esperienza terrestre media dell’umanità si aggira attorno ai 26mila giorni ed è proprio col pensiero alla relatività del tempo che Vasco Brondi attinge la voglia d’abbracci del suo nuovo album Paesaggio dopo la battaglia nato pure sull’onda delle affettività rubate da queste 60 settimane di pandemia. "Amate, fate quello che volete" ripete come un mantra il cantautore ferrarese nel nuovo video, citando Sant’Agostino, mentre alle sue spalle due ballerini roteano avvinghiati una polka chinata. Con un cameo di Stefano Accorsi, infatti, Ci abbracciamo prosegue il cammino di videclip d’autore attinti da questo disco varato un mese fa da quello di Chitarra nera con Elio Germano.

Vasco, nella stessa Paesaggio dopo la battaglia canta un’Italia "benedetta, maledetta, solitaria" ricordando un po’ De Gregori.

"Dopo una battaglia si genera un paesaggio residuo, di macerie, un mondo nuovo dal quale bisogna ripartire in pace. Mi attraeva quel tipo d’atmosfera. Le battaglie di questo disco sono intime, frutto di ricerche personali, ma ce ne sono altre più universali".

Questo è il primo disco a suo nome dopo l’archiviazione del marchio Le luci della centrale elettrica.

"Se il gatto ha 7 vite, un artista molte di più. Ogni nuovo disco, infatti, è una rinascita. Dal precedente Terra sono passarti 4 anni e, se è vero che ogni 7 cambiamo tutte le cellule del nostro corpo, pure biologicamente non sono più quello di prima".

Cambiata pure l’interiorità?

"Mi sono ritrovato catapultato nel lockdown proveniente da un viaggio in India e quindi da un altro mondo. A Dharamsala quando paghi qualcuno, quello prima di toccare il denaro ringrazia il cielo; questo perché gli stessi sforzi che noi mettiamo nella realizzazione personale loro li mettono nella pratica religiosa. Cosa che mi ha aperto orizzonti diversi".

Oggi gli artisti indie vanno in classifica e quelli pop, vedi Fedez al Primo Maggio, dicono cose impegnate...

"Nel mondo della musica è difficile sentire qualcuno prendere una posizione. Fedez è un’anomalia all’interno del sistema e mostra come la tv, al momento, abbia un potere decisamente inferiore rispetto a quello della rete. Non penso che gente come lui, Emma o Elodie prendano posizione su determinati temi perché cool o redditizio, ma solo perché davanti a certe ingiustizie non ce la fanno a rimanere zitti".

Il 10 maggio Brondi vara al Dipartimento di filosofia della Statale di Milano un ciclo di 5 presentazioni di Paesaggio dopo la battaglia nelle università che lo vedranno pure a Siena il 14 e Bologna il 25. Tutto nell’attesa attesa del tour, al debutto il 28 giugno nella cornice del Castello Sforzesco di Milano. In agenda pure Fiesole, Bologna, Como e Gardone Riviera.

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