La rivoluzione di Rubens nella Città eterna

Una nuova estetica dell'arte e della pittura europea prende forma a Roma grazie a Peter Paul Rubens. La mostra "Il tocco di Pigmalione" alla Galleria Borghese racconta la contaminazione rivoluzionaria tra Rubens e tanti artisti italiani, a partire da Bernini.

La rivoluzione di Rubens nella Città eterna
La rivoluzione di Rubens nella Città eterna

Le pieghe della carne, le vene pulsanti, le rughe della pelle, la muscolatura vibrante e, soprattutto, gli sguardi vivi ed espressivi: una nuova estetica dell’arte e della pittura europea si inizia a delineare nella Roma dei primi anni del Seicento grazie allo sguardo rivoluzionario di Peter Paul Rubens. Dal suo passaggio romano e dai suoi studi sulla scultura antica trae origine un nuovo linguaggio figurativo che avrebbe animato l’Europa per quasi centocinquant’anni, contaminando, con un percorso circolare che guardava simmetricamente al passato e al futuro, tanti artisti italiani, a partire da Gian Lorenzo Bernini. E il racconto di questa contaminazione rivoluzionaria va in scena alla Galleria Borghese di Roma dove da oggi al 18 febbraio 2024 è in mostra Il tocco di Pigmalione. Rubens e la scultura a Roma.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro