Martedì 16 Aprile 2024

LA CITTADELLA CHE DIFFONDE PACE E DIALOGO

di Alberto Pierini

Giorgi viene dalla Georgia, Avra dalla Serbia. Ventenni o poco più, il loro Natale lo passeranno vicino a Bergamo, nel cuore della Val Seriana. Ospiti di Marta ed Elisabetta, studentesse anche loro ma italiane: e come loro cresciute nel solco di Rondine. Lei, la Cittadella della Pace: bagna nelle feste un credito internazionale costruito a mano e che non è mai stato così alto. Nata dal piccolo, un russo ed un ceceno ospiti insieme del borgo alle porte di Arezzo, tra i riflettori delle incredule Tv dell’est, è cresciuta coltivando quella idea: i nemici possono convivere, anzi lo fanno concretamente in questo villaggio sull’Arno.

E di questo l’associazione ha fatto la chiave per entrare in tutti i conflitti, compresi quelli più intimi. "Un’altra prova è stato il Covid – spiega il presidente Franco Vaccari – davanti al quale vanno ricucite tante relazioni strappate". A cominciare dalle scuole. Intanto il quarto anno di eccellenza: 26 liceali da tutta Italia lo passano lì, a Rondine. Il progetto "battezzato" da Alex Zanardi e che ora trova tifosi dappertutto. Tra quei liceali anche Marta ed Elisabetta: nel bergamasco accolgono a Natale Georgi ed Avra, due dei giovani in arrivo dalle aree dei conflitti. E insieme lanciano nel nord che lavora e che produce la nuova idea. Le sezioni Rondine nelle scuole, altri metodi educativi, tutor che curano le relazioni, didattica sperimentale.

Un progetto partito da due storici istituti aretini, il Liceo Colonna e lo Scientifico Redi. E che da settembre ne vedrà in pista altri 19, da Cuneo alla Sardegna. 200 prof sono stati aggiornati a questa nuova dimensione scolastica. Una crescita a macchia d’olio. Che prima ha trasformato Rondine, aprendo case e auditorium, e poi è arrivato all’Onu: due volte al palazzo di vetro a raccontare la loro esperienza, ora Osservatori del consiglio economico e sociale. "Ci mandano i progetti di riconciliazione e noi li valutiamo" racconta Vaccari, psicologo prestato a un’idea che si rifiuta di chiamare utopia. "Incontro, vita, perfino tensioni: roba concreta". "Tornato da Rondine nel mio Paese mi sto battendo per la scuola pubblica". Phil vive in Nigeria e si è inventato il progetto "Adesso".

Primo passo campi sportivi anche per le ragazze, finora escluse. Protagoniste: come a Rondine, che ha uno studentato femminile. Una storia lunga. Partita dalla neve di Mosca, dall’invito di Gorbaciov a portare oltre il muro (allora c’era) la vita di S.Francesco. Era il Natale di 33 anni fa. E quel seme ora buca la neve del Natale di oggi.

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