Giovedì 25 Aprile 2024

La capitale anni ’50 tra boom edilizio e borgate senza tempo

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Chi abbia la voglia o la curiosità di conoscere com’era la Roma degli anni Cinquanta può vedere uno spaccato della capitale all’indomani della fine della guerra nello spettacolo ’Amara’ che dal 27 al 29 è in cartellone al Teatro Garbatella di Roma. Stefano Ambrogi, Nadia Rinaldi, Martina Zuccarello, Germana Cifani e Michele Capuano sono i ciceroni di questo viaggio che parte da quando esplosioni e bombe della seconda guerra mondiale sono vive fortunatamente solo nelle menti dei romani.

E’ il tempo di ripartire e il progresso si materializza nel boom edilizio. Ma nelle borgate che circondano Roma il tempo si è fermato, strascico dei tempi che furono, e l’Aniene, i suoi scoli, le baracche di legno e lamiera, la fanno ancora da padrone. ’Amara’ immerge la storia di Renato e Teresa, di Rosa e Maria, e di un colto viandante di nome Pierpaolo proprio in questo ambiente.

Renato, burbero e ignorante, violento con la moglie Teresa che si prostituisce per un misero pezzo di pane. Maria è un’orfana immigrata dal Sud che trova in Teresa una una seconda mamma e incontra Pierpaolo, che si trasferisce in quei luoghi per scrivere, con "le scarpe sporche di fango", un libro che passerà alla storia.

Rosa, a sua volta, da San Lorenzo finisce in borgata, dopo aver perso tutto il 19 luglio ’43. Però aspira al cambiamento, vuole riprendersi la sua dignità e andarsene a tutti i costi, trascinando con sé in segreto la famiglia nei palazzi di nuova costruzione.

Un piccolo mondo antico nel quale si intrecciano vite, sogni, speranze e rassegnazione di donne e uomini che lottano per non affogare nella meschinità del proprio destino come in un film di Pasolini.

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