
La cartina della tappa
Caldissimo esagerato. Abbiamo attraversato, con una strada sterrata, i Monti della Daunia. Ancora pale eoliche, niente oleandri e niente baobab, neanche un prete per chiacchierare, né per pentirsi, fino a che dal crinale conquistato fra i cerri abbiamo intravisto l’Azzurro del lago di Occhito e anche l’acqua che avevo nella borraccia mi è sembrata più fresca. Fra i partecipanti c’è da registrare la crisi ciclistica (complice una bici inadeguata) dell’avvocato Silvani di Potenza che però, rincuorato dal cugino Lello, ha comunque con onore portato a termine la tappa.
Fonalmente siamo arrivati a Campobasso, 75 chilometri e 1600 metri di dislivello e per noi è molto. La sera siamo stati accolti nella sala del Consiglio Comunale dalla gentile neo-eletta sindaca di Campobasso Luisa Forte. Un buon viaggio “ristorante”. Torneremo qui a parlare di Una Nessuna Centomila, a raccontare il tempo e il senso profondo di questa avventura che ci sta rendendo migliori.
Oggi si va a Castel di Sangro, 80 chilometri e 1500 metri da scalare. Parleremo del papà di Antonio Gasbarro che qui ha lasciato tracce e memoria, ci verranno incontro i ciclisti della città mobilitati da Enzo Cardellino e la sera, con noi sul palco, il Centro Anti-Violenza “Donna”, il Coro “Insieme per Alfonsina”, formatosi per l’occasione e la straordinaria Nada che metterà la sua persona e la sua arte accanto a questa testimonianza civile che e’ un sentimento.