Martedì 23 Aprile 2024

L’Ave Maria di Bocelli "È l’ora della spiritualità"

Nel nuovo album un inedito di Morricone e “Hallelujah“ di Cohen ritoccata

Migration

di Andrea Spinelli

Andrea, la materia e l’anima. "Due signori che si trovano davanti alla statua della Pietà e si interrogano sulla paternità dell’opera; uno è convinto che sia frutto del tempo, delle piogge, dell’erosione, dei venti, mentre l’altro pensa invece che sia stato Michelangelo… Ecco, io sono il secondo" racconta

Bocelli a proposito del ritorno al sacro di Believe, il nuovo album realizzato con gli arrangiamenti e la direzione orchestrale di Steven Mercurio. "Domandarsi da dove si viene, cosa si fa e dove si va, è importante, molto importante". Così, per “seguir virtute e canoscenza“, il Tenorissimo punta su 14 brani coprodotti dallo stesso Mercurio e da Haydn Bendall fra cui duetti con Cecilia Bartoli e l’eroina del bluegrass Alison Krauss (27 Grammy). C’è pure un inedito di Ennio Morricone, Inno sussurrato, impreziosito da un testo di Pacifico. Gratia Plena è firmata dal maestro Paolo Buonvino e affiora dal film di Marco Pontecorvo Fatima, mentre Dolce è sentire di Riz Ortolani dal Fratello sole sorella luna di Franco Zeffirelli.

Lei dice che è questo è il sio album più eterogeneo. Perché?

"Si passa da Morricone a Tosti, Fauré, Albinoni, Bizet, ad una Ave Maria che ho scritto in pieno lockdown riscoprendo il pianoforte, cosa che non facevo da anni in modo continuativo. Ne è uscita questa melodia che si è docilmente prestata a servire il testo della più celebre delle preghiere".

Il precedente è stato un grande successo.

"Nel ’99 ho inciso una raccolta di arie sacre con la direzione del maestro Myung-Whun Chung che è diventato l’album di classica più venduto di sempre (5 milioni di copie, ndr). Dopo 21 anni di dischi d’amore e di registrazioni d’opera, non c’era momento migliore per tornare a interessarsi di spiritualità".

Già, ma in un album ispirato a "fede, speranza e carità" cosa ci fa Hallelujah di Leonard Cohen che, a dispetto del titolo, è una canzone sull’orgasmo?

"Non lo sapevo. La bellezza della melodia mi ha sempre catturato spingendomi a trascurare un po’ il testo. Quando sono andato a leggere i versi mi sono accorto che certi erano meno consoni di altri all’idea che avevo in mente così ho aggiunto un paio di strofe in italiano".

Cohen produsse una ottantina di versi prima di scegliere quelli per la versione definitiva. Ha sentito la responsabilità di metterci la penna?

"Quando ho scoperto che c’erano parti non ortodosse rispetto al senso, ho chiesto di inserire due linee molto precise per parlare della complessità del percorso di fede che ciascuno di noi fa. E gli eredi mi hanno autorizzato".

Angele Dei era in origine un solfeggio per voce e pianoforte del giovane Puccini.

"Il pezzo nasce da un’idea del musicologo Michael Kaye che, ordinando alcuni appunti del Maestro trovati in casa sua, ha dato vita a una melodia su cui poi ho messo la voce".

Il 12 dicembre sarà al Regio di Parma per un grande evento live in streaming intitolato Believe in Christmas.

"Si tratta di un concerto speciale, impreziosito dal tocco scenografico di Franco Dragone, l’ideatore degli spettacoli più importanti e celebrati del Cirque du Soleil. Ci saranno pure la Bartoli e Mercurio oltre, naturalmente, a orchestra e coro. Spero che lo spettacolo possa sollevare il pubblico almeno per un’ora, perché in questo momento ce n’è bisogno".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro