Giovedì 18 Aprile 2024

Victoria Mahoney, da 'Star Wars' all'action 'Kill Them All'

Paramount Pictures vuole affidare il film alla regista, che ha fatto la storia con 'L'ascesa di Skywalker'

Victoria Mahoney al Festival di Berlino 2011, dove presentava 'Yelling To The Sky'

Victoria Mahoney al Festival di Berlino 2011, dove presentava 'Yelling To The Sky'

Victoria Mahoney è entrata nella storia del cinema hollywoodiano quando è diventata la prima regista donna e di colore a dirigere la seconda unità di un film della saga di 'Star Wars': la pellicola era 'L'ascesa di Skywalker', terzo capitolo della trilogia sequel, uscito nel 2019. Ora Mahoney è in trattative con Paramount Pictures per conquistare la sua prima regia con una major, grazie all'adattamento del fumetto 'Kill Them All' di Kyle Starks. Secondo l'Hollywood Reporter è a tanto così dalla firma del contratto. Il progetto viene descritto come "una lettera d'amore ai film action degli anni Novanta".  

Kill Them All, il film

La trama del fumetto racconta di una killer professionista e di un poliziotto che si alleano per portare a termine quella che sembra una missione suicida. Lei è stata tradita per ragioni legate a una vendetta, lui ha perso il distintivo e beve come una spugna. Non hanno molto da perdere, insomma, e dunque decidono senza farsi troppi problemi di uccidere un signore del crimine, nonostante guidi il suo impero dall'attico di un palazzo di quindici piani e per raggiungerlo sia necessario risalirli uno a uno. Significherà combattere contro sgherri di varia natura, assassini, lottatori e via dicendo. La sceneggiatura del film è firmata da James Coyne, al suo terzo lungometraggio dopo l'action/fantasy 'Vikingdom' (2013) e l'action/drama 'A Certain Justice' (2014). Nessuno dei due film è stato particolarmente amato, dal pubblico come dalla critica, ma ciò che conta è che Victoria Mahoney porta in dote un curriculum e una credibilità decisamente promettenti.  

Chi è Victoria Mahoney

Victoria Mahoney ha iniziato a frequentare il mondo del cinema come attrice e per esempio è comparsa in 'Orchidea selvaggia 2' (1991), 'Nei panni di una bionda' (ancora 1991) e 'La rivincita delle bionde' (2001). La vera carriera inizia però con il passaggio dietro la cinepresa: nel 2011 scrive e dirige il suo primo lungometraggio, 'Yelling to the Sky', producendolo con quattro soldi grazie ai progetti dedicati al cinema indipendente del Sundance Institute Labs. Il film la porta in concorso al Festival di Berlino, una delle più importanti kermesse al mondo, e questo le consente di dedicarsi a tempo pieno alla regia. Negli anni seguenti lavora soprattutto nel mondo delle serie TV, dirigendo episodi di 'Grey's Anatomy', 'Gypsy' e 'I Am the Night'. Poi la nuova svolta, grazie a 'Star Wars - L'ascesa di Skywalker': J. J. Abrams le affida la regia della seconda unità, cioè quella che gestisce le riprese che non coinvolgono direttamente i protagonisti principali di un film, di solito riprese di raccordo nelle sequenze d'azione oppure inquadrature che stabiliscono il contesto di una scena. Il fatto di ricoprire un ruolo così determinante e di essere la prima donna di colore a farlo nella saga di 'Guerre Stellari' la porta sotto i riflettori. Ora è di fronte a quello che potrebbe diventare il suo primo film di una major: sarebbe la terza svolta in carriera, forse quella definitiva. Leggi anche: - The Last Dance 2: dopo Michael Jordan, Muhammad Ali o Babe Ruth? - Ryan Gosling sarà l'uomo lupo per Universal - Labyrinth 2, Scott Derrickson regista del sequel

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