Dinastia Agnelli, ultimo atto. C’era una volta lo stile Juve. La nostalgia per l’Avvocato

Dalle telefonate all’alba del signor Fiat ai video di Nedved ubriaco sul web. E il rapporto tra i cugini John e Andrea, difeso dalla moglie: "Sei coraggioso"

Chissà quante sigarette nella notte più agitata della Vecchia Signora. Quella in cui i pochi tifosi davanti alla Continassa invocano almeno la discesa di Del Piero, ultimo appiglio romantico nell’ora dei tecnici e dei revisori. Tutto fumo e stadio, come lo dipingono i biografi frettolosi, Andrea Agnelli tormenta l’accendino e lascia il posto a un commercialista. Si porta via dodici anni, nove scudetti consecutivi, l’ingaggio alieno di Ronaldo, le carambole sui bilanci. Ma soprattutto il cognome. Gianluca Ferrero fa tanto piemontese però non basta. Come non bastano la "solida esperienza" e la "genuina passione per la Juventus" dell’uomo Exor.

Questa è una storia tutta da ricostruire. E tuttavia che storia è senza il suo appeal para-regale così intrecciato con Torino, fuso per sempre al cognome scomparso dal board della Juventus: Agnelli. Si racconta di un accordo civile fra Andrea e John Elkann, i non cugini che è più comodo chiamare così anche se il primo è effettivamente cugino di Margherita, la mamma del secondo, e ci vorrebbe uno schema come per l’albero genealogico di ’Cent’anni di Solitudine’.

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Il presidente ormai ex diffonde una lettera aperta in pieno ciclone. La squadra non è compatta. Il fianco scoperto. Il rischio fatale. Bisogna restare lucidi. Lasciare tutti insieme per consentire a una nuova formazione di ribaltare la partita. Le metafore ci stanno, dopo dodici anni è distorsione professionale. Intanto dietro le quinte torna a muoversi la sagoma di Alessandro Nasi, l’altro Agnelli senza cognome, anche lui cugino. Non è Shakespeare, ma è a certe atmosfere potenti che la famiglia ci ha abituati e i revisori di certo non sono all’altezza. Il nome Nasi, a sua volta cugino di Carla Bruni e compagno di Alena Seredova, ex di Buffon, era stato seccamente smentito l’anno scorso come carta jolly nella nidiata allargata degli azionisti Fca. Ma già allora la poltrona di Andrea traballava per l’affaire Superlega e gli scivoloni in Borsa. C’era la pandemia. Il presidente Uefa, Aleksander Ceferin, (padrino di sua figlia) gli dava del serpente. Il cugino John semplificando passava da telefonate tipo "cosa ti è passato per la testa?" a "puoi scordarti la Ferrari". Nasi pareva la scelta scontata per risanare le casse e rendere la Juventus simpatica senza passare sopra i rami del cerchio magico sabaudo. E Andrea restava sospeso con l’accendino in mano.

Oggi riassume la parabola Deniz Akalin, la sua compagna, arrivata dopo la separazione dall’inglese Emma Winter e la nascita di Giacomo e Baya. Mamma a sua volta di Livia Selin e Vera Lin Agnelli, già fidanzata con il grande amico responsabile del marketing Juventus Francesco Calvo, la modella turca scrive sui social: "Solo io e te sapremo tutti i sacrifici che hai fatto, tutti gli sforzi. La responsabilità ce l’hai nel sangue. Ci metti sempre la faccia. Vorrei avere la metà del coraggio, dell’integrità e della decenza che hai tu". Finisce un’epoca, ma veramente. Agnelli, i suoi uomini, i re di una città scomparsa. Arrivano i tecnici, che spesso riducono in numeri le belle storie. "Torino oggi ha un grosso problema di classe dirigente – diceva a questo giornale lo storico Giovanni De Luna quando la morte di Giampiero Boniperti rimarcò il cambiamento –. La Fiat è stato uno strepitoso terreno di selezione. Come pure la Dc, le parrocchie, i sindacati. La linfa si è inaridita".

Una volta l’aneddoto era, appunto, Boniperti che per scaramanzia lasciava le partite alla fine del primo tempo e scappava in macchina a seguire il secondo con la radiolina. O la telefonata sadica dell’Avvocato a Trapattoni alle sei del mattino. Adesso fa il giro del web quel bravo ragazzo di Pavel Nedved che balla sbronzo. E nessuno mai ostenterebbe l’orgoglio sfrontato di Gianni Agnelli: vinca la Juve o vinca il migliore? "Sono fortunato, spesso le due cose coincidono".

Deniz Akalin, la compagna di Andrea Agnelli, e il post su Instagram
Deniz Akalin, la compagna di Andrea Agnelli, e il post su Instagram