"Io, machiavellico e seduttore" Polizzy ritrova un Posto al sole

di Barbara Berti

"La donna della mia vita? La mia Marina. Sono 19 anni che mi sopporta: le ho strappato il primo bacio nel momento in cui ho ottenuto la parte nella soap". Parola di Riccardo Polizzy Carbonelli, l’attore noto per il ruolo di Roberto Ferri, l’affascinante e abile uomo d’affari di Un posto al sole, la soap opera di Raitre che stasera, alle 20.45 torna con le nuove puntate dopo cento giorni di interruzione a causa dell’emergenza Covid-19. Ma la Marina di cui parla non è la bruna compagna di set interpretata da Nina Soldano, bensì la bionda Marina Lorenzi, attrice di cinema e teatro che ha sposato nell’aprile 2006: è lei l’amore con cui si rifugia nel suo “posto al sole” – la casa di Tarquinia – tutte le volte che può.

Riccardo, quanto le è mancato il suo Roberto Ferri?

"Molto, così come mi sono mancate tutte le persone e i luoghi che in questi diciannove anni, visto che sono entrato nel cast nel 2001, sono diventati la mia seconda casa".

Lei interpreta uno dei personaggi più amati e complessi. Ferri è machiavellico, carismatico, ambizioso, arrogante... Oppure, in fondo in fondo, buono?

"Ultimamente è diventato leggermente più saggio, ma non lo definirei arrogante se non quando deve provocare. Carismatico lo è negli affari e con le donne quando vuole portarsele a letto. Ferri è un uomo che si è fatto da solo, ha iniziato gestendo il patrimonio del suocero, coltivando un’ambizione sana. Ricordiamo che era figlio di due genitori non udenti che vedono la sua ascesa come un riscatto. Gli errori li ha commessi in età più adulta e comunque è una persona coerente anche negli errori".

Ma Roberto Ferri è cambiato a causa della pandemia?

"Ci attendono trame più intricate con Ferri più affarista e orditore. Ma non per colpa del Covid. Sull’emergenza sanitaria probabilmente ci saranno dei riferimenti più avanti nella trama ma per le difficoltà legate ai tempi che intercorrono tra la fase di scrittura e di recitazione non è possibile restare così connessi con l’attualità".

E, allora, come si riparte?

"Per i primi tempi la soap sarà ambientata in un tempo indefinito, senza rispettare il calendario

come siamo abituati a fare. È una scelta obbligata per ovvi motivi: in primis perché abbiamo chiuso le puntate lasciate in sospeso prima dell’emergenza e perché molte scene sono state rifatte. Per esempio la Pasqua è stata tagliata, visto che siamo in piena estate. E poi ci siamo dovuti adeguare ai nuovi parametri di sicurezza, stando sul set con le mascherine e mantenendo le distanze".

Quindi niente baci, abbracci o schiaffi?

"No, però grazie ad alcuni escamotage tecnici non mancheranno scene emozionanti. Per esempio un bacio appassionato tra Roberto Ferri e Marina Giordano-Nina Soldano, si trasforma in uno sguardo con un’intensità da cinema muto. D’altronde Marina-Nina Soldano è la presenza costante nella vita di Roberto: lei vede in lui il suo specchio e viceversa. Sono due grandi compagni, si spalleggiano e si aiutano".

Marina e Roberto torneranno insieme?

"Non so, le vie delle soap sono infinite... Se facesse la stessa domanda a Nina Soldano,anche lei non lo escluderebbe. Ma ricordo che il matrimonio è naufragato miseramente per un tradimento dopo appena una settimana...".

Ferri ha troppe donne...

"Eleonora Palladini è il grande amore mai dimenticato, ma anche Greta Fournier ha avuto un ruolo importante: Roberto cercava una seconda occasione in amore ed è poi rimasto profondamente scottato...".

In onda da 24 anni e circa 5.480 episodi: quale è il successo di “Un posto al sole”?

"Abbiamo un cuore che pulsa: la città di Napoli, una struggente scenografia naturale, con la straordinaria generosità della sua gente. A questo si aggiunge la professionalità della Rai e il duro lavoro di tutti, la voglia di non accontentarci mai ma di crescere professionalmente ogni giorno".

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