Mercoledì 24 Aprile 2024

Inventò l’utopia di Woodstock "Un test per la mia generazione"

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Addio a un mito della musica: Michael Lang, l’impresario che nel 1969 organizzò con tre amici il festival di Woodstock, è morto in un ospedale di New York. Lang, che aveva 77 anni, era apparso in pubblico l’ultima volta nel 2019 per i 50 anni del leggendario raduno a base di pace e musica (condite di sesso, droga e una pioggia torrenziale) che definì una generazione e cambiò per sempre la storia della musica. L’impresario aveva tentato di organizzare un nuovo maxiconcerto nei giorni del 50° anniversario, ma l’evento fu cancellato dopo vari tentativi. Impossibile replicare la magia di quei giorni.

Dal 16 al 18 agosto 1969 un line up che includeva una trentina di band e artisti tra cui i Grateful Dead, i Who, Santana, Janis Joplin, Joan Baez, Jimi Hendrix, Joe Cocker Crosby Still Nash and Young e i Jefferson Airplane sfilarono sul palco allestito in un campo della fattoria di Max Yasgur, un allevatore di mucche a Bethel nello stato di New York.

Woodstock non fu solo un concerto dalle proporzioni epiche: divenne anche il simbolo di un’era di contestazioni e profondi cambiamenti nella società. "Fu un test per la nostra generazione: se veramente credevamo l’uno nell’altro e nel mondo che cercavamo di creare. Avremmo saputo vivere nella comunità pacifica in cui speravamo?", scrisse poi Lang in un memoir del 2009 dedicato alla preparazione del festival.

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