Ci sono sempre meno insetti del mondo. E la colpa è del riscaldamento globale, causato e accelerato dalle attività antropiche dannose per il nostro pianeta. A fare il punto della situazione sulla biodiversità degli insetti, spesso sottovalutata, è stato un report dell’Accademia statunitense delle scienze (PNAS), secondo il quale la popolazione globale di insetti di riduce dell’1-2% ogni anno.
Un'estinzione senza precedenti
La stima dell’Accademia statunitense delle scienze, che ha passato in rassegna dodici studi passati sul tema, parla di più di 1 milione di specie di insetti nel mondo. Questa classe di animali, secondo il report, sta attraversando delle difficoltà estreme dovute ai cambiamenti climatici e alle attività dell’uomo. Le minacce passano dalla deforestazione all’agricoltura sempre più industrializzata, senza dimenticare i diserbanti e l’inquinamento luminoso che altera i processi di impollinazione delle api. Queste cause stanno riducendo la popolazione globale di insetti dell’1-2% ogni anno: un trend che sta andando di pari passo con il costante aumento della popolazione umana. Al momento, il numero di insetti sulla Terra è 17 volte più alto rispetto a quello degli esseri umani, ma il gap è destinato ad affievolirsi.
Il 10-20% degli insetti è a rischio
Questa situazione potrebbe causare una perdita compresa tra il 10% e il 20% del numero di insetti nel giro di due decenni. Lo scenario descritto è quello di un futuro “deserto biologico” in cui la biodiversità sarà sempre più a rischio, specialmente appunto quella degli insetti (molto importanti per il nostro ecosistema). Tuttavia, dal report emerge anche una buona notizia: non in tutte le aree del mondo il declino degli insetti si sta rivelando così rapido. Ciò permetterà agli scienziati di capire come agire concretamente nell’ottica della protezione della biodiversità.
Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro