Troppi infortuni nel calcio europeo

I calciatori si fanno sempre più male: la percentuale di infortuni al bicipite femorale e dei relativi giorni di assenza dalle partite tra i calciatori professionisti europei è raddoppiata negli ultimi 20 anni, con un'impennata pesante negli ultimi 8. Lo dimostra una ricerca approfondita condotta da un team internazionale di centri di ricerca (Linkoping University, University of British Columbia, Isokinetic Medical Group di Londra) pubblicata sul British Journal of Sports Medicine, che spiega anche che quasi un infortunio su cinque è una recidiva, oltre due terzi di questi si è verificato entro 2 mesi dal rientro in campo.  Qualcosa non funziona: nel ritmo delle partite, nel gioco intenso, o nelle cure e nelle terapie di riabilitazione.  Troppi infortuni in Europa Gli infortuni al bicipite femorale si verificano quando i tendini o i grandi muscoli nella parte posteriore della coscia si contraggono o si strappano. Il numero di infortuni al bicipite femorale nel calcio professionistico maschile subiti durante le partite è rimasto stabile tra il 2001 e il 2014, per poi aumentare notevolmente. I ricercatori hanno esplorato le tendenze del numero e dei tipi di infortuni al bicipite femorale negli ultimi vent'anni (dal 2001/02 al 2021/22), con particolare attenzione alle ultime 8 stagioni (dal 2014/15 al 2021/22), su un ampio numero di calciatori: 3.909 giocatori di 54 squadre di 20 Paesi europei, che hanno disputato 21 stagioni consecutive. I dati raccolti sul campo sono stati analizzati in base alla gravità dell’infortunio e dei giorni di assenza tra il trauma e il ritorno in campo.  I rischi di infortuni nel calcio I risultati sono chiari: nel corso di 21 stagioni, sono stati riportati 2636 infortuni al bicipite femorale durante un totale di 2.131.561 ore di allenamento e partite: 922 (34%) durante 1.787.823 ore di allenamento e 1.714 (66%) durante 343.738 ore di partita. E le conclusioni sono che la percentuale di questi infortuni è raddoppiata tra la prima e l'ultima stagione prese in esame, passando dal 12% del totale degli infortuni nella prima, al 24% nell'ultima. Così come sono raddoppiati i giorni di riposo causati dagli infortuni, dal 10% al 20% tra la prima e l'ultima stagione. In totale si è visto che il rischio di infortunio al bicipite femorale è 10 volte più alto durante le partite rispetto agli allenamenti, mentre il periodo medio di assenza è stato di 13 giorni.  Troppe partite, e troppo dure In generale, in Europa un giocatore su 5 ha saltato l'allenamento o la partita a causa di un infortunio al bicipite femorale in una stagione, e una squadra di 25 giocatori può aspettarsi circa 8 infortuni al bicipite femorale a stagione, dicono i ricercatori. Di tutti gli infortuni, quasi un quinto (475; 18%) erano recidive, e le recidive precoci (325) - entro 2 mesi dal rientro in campo - costituivano più di due terzi (69%) di queste. Lo studio non ha esplorato le cause dei traumi in campo ma il team suggerisce che il motivo potrebbe essere una combinazione di un calendario troppo fitto e di partite fisicamente più intense. "L'intensità del calcio maschile d'élite è aumentata almeno per un periodo degli anni inclusi nel presente studio. L'attuale pratica del calcio comprende un grande volume di azioni calcistiche ad alta intensità. I giocatori professionisti ora svolgono più attività ad alta intensità per partita rispetto al passato e corrono anche più velocemente dei loro predecessori", spiega il paper, "I giocatori professionisti lavorano tutto l'anno, a parte una pausa di 4-6 settimane tra le stagioni. Anche durante la tradizionale pausa tra le stagioni, i giocatori devono spesso intraprendere tournée pre-stagionali che richiedono viaggi intercontinentali".

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I calciatori si fanno sempre più male: la percentuale di infortuni al bicipite femorale e dei relativi giorni di assenza dalle partite tra i calciatori professionisti europei è raddoppiata negli ultimi 20 anni, con un'impennata pesante negli ultimi 8. Lo dimostra una ricerca approfondita condotta da un team internazionale di centri di ricerca (Linkoping University, University of British Columbia, Isokinetic Medical Group di Londra) pubblicata sul British Journal of Sports Medicine, che spiega anche che quasi un infortunio su cinque è una recidiva, oltre due terzi di questi si è verificato entro 2 mesi dal rientro in campo. Qualcosa non funziona: nel ritmo delle partite, nel gioco intenso, o nelle cure e nelle terapie di riabilitazione. Troppi infortuni in Europa Gli infortuni al bicipite femorale si verificano quando i tendini o i grandi muscoli nella parte posteriore della coscia si contraggono o si strappano. Il numero di infortuni al bicipite femorale nel calcio professionistico maschile subiti durante le partite è rimasto stabile tra il 2001 e il 2014, per poi aumentare notevolmente. I ricercatori hanno esplorato le tendenze del numero e dei tipi di infortuni al bicipite femorale negli ultimi vent'anni (dal 2001/02 al 2021/22), con particolare attenzione alle ultime 8 stagioni (dal 2014/15 al 2021/22), su un ampio numero di calciatori: 3.909 giocatori di 54 squadre di 20 Paesi europei, che hanno disputato 21 stagioni consecutive. I dati raccolti sul campo sono stati analizzati in base alla gravità dell’infortunio e dei giorni di assenza tra il trauma e il ritorno in campo. I rischi di infortuni nel calcio I <a href="https://bjsm.bmj.com/content/early/2022/11/15/bjsports-2021-105407" target="_blank" rel="nofollow">risultati</a> sono chiari: nel corso di 21 stagioni, sono stati riportati 2636 infortuni al bicipite femorale durante un totale di 2.131.561 ore di allenamento e partite: 922 (34%) durante 1.787.823 ore di allenamento e 1.714 (66%) durante 343.738 ore di partita. E le conclusioni sono che la percentuale di questi infortuni è raddoppiata tra la prima e l'ultima stagione prese in esame, passando dal 12% del totale degli infortuni nella prima, al 24% nell'ultima. Così come sono raddoppiati i giorni di riposo causati dagli infortuni, dal 10% al 20% tra la prima e l'ultima stagione. In totale si è visto che il rischio di infortunio al bicipite femorale è 10 volte più alto durante le partite rispetto agli allenamenti, mentre il periodo medio di assenza è stato di 13 giorni. Troppe partite, e troppo dure In generale, in Europa un giocatore su 5 ha saltato l'allenamento o la partita a causa di un infortunio al bicipite femorale in una stagione, e una squadra di 25 giocatori può aspettarsi circa 8 infortuni al bicipite femorale a stagione, dicono i ricercatori. Di tutti gli infortuni, quasi un quinto (475; 18%) erano recidive, e le recidive precoci (325) - entro 2 mesi dal rientro in campo - costituivano più di due terzi (69%) di queste. Lo studio non ha esplorato le cause dei traumi in campo ma il team suggerisce che il motivo potrebbe essere una combinazione di un calendario troppo fitto e di partite fisicamente più intense. "L'intensità del calcio maschile d'élite è aumentata almeno per un periodo degli anni inclusi nel presente studio. L'attuale pratica del calcio comprende un grande volume di azioni calcistiche ad alta intensità. I giocatori professionisti ora svolgono più attività ad alta intensità per partita rispetto al passato e corrono anche più velocemente dei loro predecessori", spiega il paper, "I giocatori professionisti lavorano tutto l'anno, a parte una pausa di 4-6 settimane tra le stagioni. Anche durante la tradizionale pausa tra le stagioni, i giocatori devono spesso intraprendere tournée pre-stagionali che richiedono viaggi intercontinentali".

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