Gli incendi spontanei più antichi del mondo risalgono a 430 milioni di anni fa, localizzati fra Galles e Polonia. Li hanno scoperti i ricercatori del Colby College del Maine, analizzando i depositi di carbone risalenti a quell’epoca: ci danno un'idea preziosa di come fosse la vita sulla Terra durante il periodo Siluriano, e di come si è evoluta.
Perché sono scoppiati questi grandi incendi? Probabilmente vennero causati da fulmini che colpirono macrofossili (che fungevano da combustibile): in presenza di poca acqua, le piante si accendevano provocando grandi e velocissimi incendi che bruciavano tutto quello che esisteva fino all’altezza della vita. A quel tempo la vegetazione era piuttosto bassa: il paesaggio era dominato non da alberi ma dall'antico fungo Prototaxites, che cresceva al massimo fino a nove metri di altezza.
Per esistere, gli incendi hanno bisogno di combustibile (piante), di una fonte di accensione (qui furono i fulmini) e di ossigeno sufficiente per bruciare.
Ossigeno e incendi sulla Terra
Il ruolo degli incendi sulla Terra
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