In viaggio fra le stelle con Capitan Harlock

di Roberto Davide

Papini

Quel "pirata tutto nero che per casa ha solo il ciel" è rimasto orfano del suo creatore. Parliamo del popolare personaggio di manga e anime (i fumetti e i cartoon giapponesi) Capitan Harlock e di Akira “Leiji“’ Matsumoto, leggendario autore amatissimo dal pubblico di tutto il mondo. Matsumoto si è spento lo scorso 13 febbraio in un ospedale di Tokyo per insufficienza cardiaca all’età di 85 anni. Lo ha annunciato ieri lo studio di produzione Toei. Matsumoto è famoso appunto per Capitan Harlock, ma anche per opere come La corazzata spaziale Yamato, Galaxy Express 999, Starzinger. La sua grande capacità di narratore fantastico si è sviluppata sia nell’ambito del fumetto che dell’animazione, mostrando una versatilità straordinaria e una grande padronanza di entrambi i linguaggi.

Talento molto precoce, grazie a un premio di disegno può realizzare a soli 15 anni il suo primo manga: Mitsubachi no bōken, ovvero Le avventure di un’ape. Si dedica poi agli shojo, ovvero manga pensati per un pubblico femminile. Nella prima fase della sua carriera si dedica a vari generi.

La strada che gli è più congeniale, però, è decisamente quella della fantascienza. Nel 1974 viene trasmessa per la prima volta La corazzata Yamato, serie televisiva animata che ha come protagonista l’astronave Yamato. Lavoro fondamentale nella storia degli anime, che ispira opere come Gundam e Neon Genesis Evangelion.

Nel 1977 esce il fumetto di Capitan Harlock, anch’esso destinato ad avere una versione in animazione. Quando viene trasmessa per la prima volta in Italia, nel 1979, il successo non è immediato, ma il personaggio e le sue avventure non tardano a entrare nel cuore dei telespettatori. Il pubblico resta affascinato da questo pirata dello spazio con la benda su un occhio e il teschio come simbolo, non di morte ma di libertà come dice il testo della sigla tv scritta da Luigi Albertelli e Vince Tempera e interpretata da “La banda dei bucanieri”, nome dietro cui si celavano Fabio Concato, Massimo Luca, Alberto Tadini, Ellade Bandini, Ares Tavolazzi e lo stesso Vince Tempera. Citiamo la sigla non a caso, perché la musica è elemento narrativo fondamentale della serie animata. Musica composta da Seiji Yokoyama, autore anche delle colonne sonore di I cavalieri dello zodiaco e Le avventure dell’Ape Magà mentre l’esecuzione è stata affidata alla prestigiosa Tokyo Philharmonic Orchestra.

Tornando al personaggio di Capitan Harlock, pirata che lotta contro il male, il suo anelito di libertà si sposa con la difesa dell’ambiente da una politica dissennata e apatica del potere che combatte. Qui, si vedono le influenze dell’esperienza della devastazione atomica di Matsumoto che nel 1945 aveva 7 anni.

Harlock è il simbolo vivente della libertà, è colui che vola nello spazio infinito e non accetta di vivere un’esistenza inutile sulla Terra pur amandola con tutte le sue forze. È un personaggio che conquista il pubblico di tutto il mondo. Matsumoto è stato l’ospite d’onore dell’edizione 2018 di Lucca Comics con un’esposizione personale. Il governo giapponese lo ha insignito dell’Ordine del Sole Nascente nel 2010 mentre nel 2012 la Repubblica francese lo ha nominato Ufficiale dell’Ordine delle Arti e delle Lettere.

A partire dal 2001, Matsumoto supervisiona anche la realizzazione dei video animati che accompagnano i brani di Discovery, secondo album del duo elettronico francese dei Daft Punk: canzoni come One More Time e Harder, Better, Faster, Stronger vengono accompagnate così da controparti anime che poi nel 2003 convergono nel film animato Interstellar 5555: The 5tory of the 5ecret 5tar 5ystem.

Con Matsumoto se ne va un autore capace di appassionare e fare sognare, il “papà“ di un eroe molto speciale: "Nel suo occhio c’è l’azzurro, Nel suo braccio acciaio c’è, nero è il suo mantello, mentre il cuore bianco è".