Lunedì 16 Settembre 2024
EGIDIO SCALA
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In tour tra i mulini del Maceratese tra storia e tradizioni

In tour tra i mulini del Maceratese tra storia e tradizioni

In tour tra i mulini del Maceratese tra storia e tradizioni

Gioielli di pietra e acqua, i mulini storici dei borghi in provincia di Macerata, custodiscono autentiche tradizioni e sono testimonianze visibili della cultura e del patrimonio identitario dell’intero territorio regionale. Un itinerari rurale e cultura che si sviluppa lungo un percorso e che consente di visitare questi affascinanti edifici dal sapore antico alternandoli con tappe di carattere artistico o culinario.

Partendo da Cingoli, denominata il ’Balcone delle Marche’ per la sua posizione panoramica sul territorio marchigiano, poco fuori della città, si trova il mulino Bravi 1565, il più antico della regione, dove si possono tuttora acquistare farine bio prodotte con una tecnica risalente a ben 400 anni fa. Da Cingoli, il viaggio procede verso Treia. Fondata dai Romani, questa città fu dapprima colonia, poi municipio.

Oltre al mulino fortificato in stile gotico – visitabile solo esternamente – è possibile ammirare la scenografica piazza della Repubblica, una fra le più caratteristiche delle Marche, incorniciata su tre lati dalla palazzina dell’Accademia Georgica, opera del Valadier e le sette porte ricavate tra le altissime mura. Inoltre, la Torre Onglavina, estremo baluardo del paese verso sud e parte dell’antico sistema fortificato, dal quale si gode un panorama che spazia dal mare ai monti Sibillini.

Poco distante da Treia si trova l’affascinante borgo medievale di Gualdo, con il suo mulino in pietra, gestito dalla famiglia Battaglioni. All’interno della struttura vi è un laboratorio dove il visitatore può assistere alle lavorazioni artigianali. Sempre nel territorio di Gualdo in località Zazza sorge anche l’antico mulino di Brunforte del 1200 da poco acquistato dal Comune.

Da Gualdo l’itinerario marchigiano prosegue all’insegna delle sorprese. Imperdibili sono infatti i polittici dei Monti Azzurri: tra Belforte del Chienti, Serrapetrona e Monte San Martino – terra della Mela Rosa dei Sibillini presidio Slow Food dal 2008 – dove sono conservate rispettivamente le maestose opere di Giovanni Boccati, Lorenzo D’Alessandro e Carlo Crivelli. Belforte del Chienti è anche sede del MIDAC, Museo Internazionale Dinamico di Arte Contemporanea.