
Che bello raccontare la nostra Italia in modo semplice e genuino facendo emergere quello che di vero propone il territorio. Esplorare meraviglie nascoste, parlare di persone dimenticate. Come in tutto ciò che televisivamente fa (e molto bene) Angela Rafanelli si è immersa in questo viaggio attraverso il cuore della cultura e delle tradizioni italiane, svelando le meraviglie dei nostri piccoli borghi. E’ la ricetta vincente de ’Il Palio d’Italia’, in onda nel pomeriggio di Rai3, che vede due paesi sfidarsi tra ricette tradizionali, quiz di cultura popolare e giochi d’altri tempi.
Dalle ricette tipiche (nella puntata in onda il lunedì) ai quiz sulla storia e sugli usi e costumi del paese ospitante (il martedì) passando per i giochi popolari, come la corsa con i sacchi, e gli scacchi giganti (nel terzo e ultimo appuntamento settimanale del venerdì). Sempre con inizio alle 15,20. Una vera e propria sfida a colpi di sapori e tradizioni antiche.
Angela, un programma nelle sue corde perché questi temi legati alla valorizzazione del territorio sono sempre stati i suoi preferiti.
"Girare l’Italia in questo modo è bellissimo. Ci sono i borghi che concorrono e quello ospitante che è molto vicino territorialmente a quelli in gara. Si crea empatia, complicità tra di loro e con noi. Un modo bello per raccontare l’Italia di persone che ritrovano il fanciullino che è in loro ma anche l’orgoglio e lo spirito di appartenenza. Il tutto in un clima di divertimento assoluto per chi partecipa e anche per chi lo racconta. Ed emerge bene dal programma".
Un tuffo nell’Italia vera, quella dei territori incontaminati e dei valori veri, è spesso salutare. Quasi terapeutico.
"Anche perché si tratta di territori che spesso passano ingiustamente inosservati. Un viaggio che viene fatto attraverso le persone del territorio che hanno svariati mestieri e che hanno tante esperienze da raccontare. Si va dallo chef, alla guida turistica, alla casalinga. Un mix tra vissuto e vacanza spensierata e sana. Troviamo persone attaccate alle loro radici e questa è la cosa più importante".
Un lavoro di squadra importante e accurato.
"Il programma è scritto da Giuseppe Bosin che è un autore storico, Simona Iannicelli, Sara Lorenzini, Luca Pellegrino, con Francesca Frizzi e Michele De Angelis. E’ diverso da ‘Linea verde’ ed è ispirato da quella che è la mission del servizio pubblico: fotografare e promozionare la realtà dell’Italia. E’ registrato ma di fatto è come se fosse in diretta".
Ed emerge un dato importante.
"C’è una nuova generazione che è radicata nel territorio, giovani che hanno studiato altrove ma sono tornati nella loro realtà scommettendo su di loro e sulle loro origini. L’Italia è un grande Paese e dobbiamo amarla un po’ di più".
Ma al di là del ‘Palio d’Italia’, che si concluderà a dicembre, l’autunno di Angela Rafanelli è ricco e intenso.
"Ho concluso Linea Verde Estate 2023 ed è stata una bellissima esperienza come mi aspettavo. Ora questa avventura e il mercoldì sera conduco su Rai Storia anche ‘Il segno delle donne’. Il nuovo ciclo di puntate, in onda sempre in prime time, è dedicato a Titina De Filippo, interpretata da Tosca D’Acquino, Ave Ninchi (Paola Minaccioni), Ada Pace (Arianna Ninchi), Maria Signorelli (Caterina Corbi), Maria Montessori (Donatella Finocchiaro) e Marta Abba (Ilenia Pastorelli)".
Insomma, la storia le piace molto...
Sì, a me piace raccontare la storia e stare in mezzo alle persone e i programmi che faccio in questo periodo hanno proprio queste caratteristiche. Ma comunque ho vestito i panni della ‘Iena’ e condotto il primo programma di educazione sessuale su servizio pubblico e quindi mi adeguo alle situazioni. Perché la bellezza del nostro lavoro è proprio quello di doversi disimpegnare su fronti differenti. Ed è anche molto stimolante".
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