Mercoledì 24 Aprile 2024

In fuga da Parigi occupata dai nazisti L’altra versione (inedita) di “Suite francese“

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Non è mai facile scrivere in presa diretta, figuriamoci se si è nell’occhio del ciclone della Storia (con la s maiuscola). Ci vogliono la bravura e la capacità di prevedere i tempi che cambiano (in peggio), tipica di un grande romanziere. Nel caso di Irène Némirovsky, il tutto va declinato al femminile. Pietro Citati la paragonò a Tolstoj e Flaubert (più calibrato come raffronto). Irène sapeva benissimo che il romanzo della sua vita e della storia (con la S maiuscola, ancora) sarebbe uscito postumo. Lei morì ad Auschwitz nel 1942. E diciassette anni fa fu pubblicato per la prima volta in Italia Suite francese che parte dal giugno del 1940, quando i francesi si trovarono una dichiarazione di guerra dall’Italia e i nazisti in casa. Adelphi pubblica ora Tempesta in giugno che è la versione inedita di Suite francese.

Di fronte alla parola inedito, nel 2022, mostriamo sempre un po’ di diffidenza. E invece, in questo caso, anche per le note che accompagnano quest’edizione che raccontano, non solo filologicamente, ma anche familiarmente come il manoscritto (salvato dalle figlie della Némirovsky in fuga dalla Francia occupata) sia stato conservato, l’inedito in questione merita di essere letto. Per non dimenticare innanzitutto, ma anche per ammirare (con devozione) un dono (non solo letterario) che la Némirovsky ha lasciato alla sua famiglia e al mondo intero.

Matteo Massi

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