In Cercas di un altro giallo

di Giovanni Nardi

Il giallo ha un nuovo maestro; o meglio, ecco un nuovo romanzo che non ha bisogno di classificazioni di genere, ma è un grande romanzo e basta. È “Terra Alta” di Javier Cercas (Guanda, 375 pagine, 19 euro). Cercas era presente in streaming a Mantova, nella giornata conclusiva della 24ª edizione di Mantolatteratura; e stimolato da un giallista classico, Marco Malvaldi, ha entusiasmato gli ascoltatori raccontando del libro e soprattutto di sé. Il protagonista del romanzo si chiama Melchor Marin, è un poliziotto dal passato turbolento che nella prima gioventù è stato in carcere, dove ha letto e amato un solo libro, “I Miserabili” di Victor Hugo, preso a modello di vita. Ma interpretando il modello asserisce che il buono vero non è l’ex forzato, ma il poliziotto Javert, perché il bene e il male non sono contrapposti, ma spesso complementari. "Io – ha detto Cercas – ho cercato un nuovo modo di narrare, perché non volevo ripetermi; ma la vera svolta è arrivata quando ero a metà circa del libro, nell’agosto del 2017, quando 6 terroristi islamici hanno agito a Cambrils, e 4 di loro sono stati uccisi da un poliziotto il cui nome è rimasto segreto. Ecco quel che mi ci vuole, ho detto, e vi ho costruito la figura di Mechor, trasferito da Barcellona a Terra Alta , un luogo dove non succede mai niente, per proteggerlo". Ma invece qualcosa succede: una coppia di anziani possidenti viene seviziata orrendamente e uccisa, mentre la terza vittima, la loro cameriera, riceve soltanto un colpo in testa.

Di più non si può e non si deve dire, ma Cercas spiega che il mondo è un miscuglio di realtà e finzione, che in un libro la metà la scrive l’autore e l’altra metà il lettore, e che i protagonisti dei grandi romanzi assoluti – e ha citato il “Don Chisciotte” e “Madame Bovary” – i lettori sanno benissimo che entrambi non esistono, ma fanno vivere e agitano i pensieri e la vita dei loro lettori. E a proposito di Melchor Marin, Cercas ha annunciato che la sua storia avrà con tutta probabilità un seguito. "Perché – ha detto – io mi sono innamorato di questo personaggio".