di
Pupo
A lcuni giorni fa ero a Milano per la cresima del figlio di un carissimo amico. La celebrazione, nella Basilica di San Carlo al Corso, è stata officiata dal Vicario episcopale, don Carlo Azzimonti. Durante l’omelia, parlando ai cresimandi, Azzimonti li ha messi in guardia dalle tentazioni di Satana, definendo quest’ultimo: “Il Grande Bastardo”. Una metafora forte che mi è piaciuta molto. Per i ragazzi, è decisamente più comprensibile il termine Bastardo che Satana. Perciò i ragazzi seguivano molto più interessati la predica. Azzimonti ha fatto anche qualche esempio, dicendo di fare attenzione a dove “Il Bastardo” potrebbe nascondersi: gruppi di amici, locali, discoteche, perfino scuole. Non ha detto però che il Grande Bastardo, a volte, si può nascondere addirittura dentro casa nostra.
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