Giovedì 18 Aprile 2024

Il testimone invisibile, il trailer. Scamarcio presunto colpevole

Un thriller drammatico a incastro, esce nelle sale italiane il 13 dicembre

Una scena del film – Foto: Picomedia/Warner Bros.

Una scena del film – Foto: Picomedia/Warner Bros.

Se tutte le prove sono contro di lui, può un uomo accusato di omicidio pretendere che gli credano quando si professa innocente? Se e come questo accadrà lo scopriremo giovedì 13 dicembre, quando uscirà nelle sale cinematografiche 'Il testimone invisibile', film che porta su grande schermo un cast composto da Riccardo Scamarcio, Miriam Leone, Fabrizio Bentivoglio, Maria Paiato e Sara Cardinaletti. IL TESTIMONE INVISIBILE, IL FILM Scritto e diretto da Stefano Mordini ('Acciaio', 'Pericle il nero'), 'Il testimone invisibile' è un thriller drammatico ed è il remake di un film spagnolo uscito nel 2016 e intitolato 'Contrattempo'. La trama racconta di un imprenditore di successo che viene arrestato con l'accusa di avere ucciso la sua amante: è l'unico indiziato e tutte le prove sembrano dimostrare la sua colpevolezza. Inoltre, l'accusa ha in mano un testimone chiave e si appresta a utilizzarlo in tribunale. Per evitare il carcere, l'imprenditore assolda una brillante penalista, che non ha mai perduto una causa e che ha pochissimo tempo per trovare il modo di tenere il proprio cliente fuori dai guai. IL TRAILER LA VERITÀ DIETRO ALTRE VERITÀ Il regista e sceneggiatore Stefano Mordini ha dichiarato che 'Il testimone invisibile' è un "thriller dove la verità è nascosta da un'altra verità che si protegge dietro un'ultima e apparentemente definitiva verità. Sono le conseguenze di un racconto che segue un filo rosso che più si dipana e più si ingarbuglia. Solo con il gomitolo in mano si può capire quale sia il colore del tessuto che tesse la trama". IL PARERE DI CHI L'HA VISTO Un film di questo tipo ha gioco facile nell'avvincere il pubblico e in media la critica italiana riconosce a 'Il testimone invisibile' di riuscire nell'intento. Là dove i pareri divergono è nelle modalità e nella raffinatezza di questo gioco a incastri: c'è chi tende a perdonare a Stefano Mordini le ingenuità e le imprecisioni del suo lavoro e chi invece ritiene che siano tante da inficiarne la riuscita finale. Come spesso accade, la sensibilità di ogni spettatore farà la differenza, nella soddisfazione della visione. Quel che è innegabile, però, è che non siamo di fronte a un capolavoro. Leggi anche: - James Bond è un alcolizzato, lo dice la scienza - Le rane di città sono più sexy - Tidelands, ecco la serie TV di Netflix con le sirene cattive

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