Martedì 22 Aprile 2025
RICCARDO BRUNI
Magazine

Il tesoro di Hugo Pratt. Il mondo di Corto Maltese marinaio senza tempo

A Siena una mostra sulle “geografie immaginarie“ del grande disegnatore. In trecento opere il tragitto di un artista del fumetto a trent’anni dalla morte.

Corto Maltese, il marinaio avventuriero di Hugo Pratt. Sotto, la mostra di Siena

Corto Maltese, il marinaio avventuriero di Hugo Pratt. Sotto, la mostra di Siena

A quanto pare, Hugo Pratt era convinto che un giorno Corto Maltese se ne sarebbe andato. Non che avesse intenzione di ucciderlo, come hanno fatto tanti altri autori con i loro personaggi più celebri, forse indispettiti dalla prospettiva che sarebbero sopravvissuti ai loro creatori. No, Pratt pensava semplicemente che per il suo marinaio non ci sarebbe stato più posto in un mondo tecnologico e iperveloce come il nostro. Ecco, su questo si sbagliava. Càpita anche ai geni. E lo dimostra l’amore che il grande pubblico, quello che attraversa ogni fascia d’età, ancora oggi prova non solo per Corto Maltese ma per tutto quel suo mondo fatto di avventure e viaggi disegnati.

Lo ribadisce una mostra come quella che da oggi fino al 19 ottobre rimarrà allestita al Palazzo delle Papesse, che riporta questo immenso artista a Siena per celebrare i trent’anni della sua scomparsa. Hugo Pratt. Geografie immaginarie raccoglie trecento opere originali tra tavole, disegni a china e acquerelli. Sono esposti anche materiali inediti. Schizzi, bozzetti, documenti personali, sculture di legno. Grandi riproduzioni fanno da sfondo a un allestimento coinvolgente e immersivo, con installazioni e scenografie digitali che consentono di entrare nell’universo di uno dei più grandi disegnatori di sempre, tra i primi a trasformare il fumetto in un mezzo espressivo con un valore artistico e letterario riconosciuto da tutti.

Dall’amore per il cinema, che nasce in lui fin da giovanissimo, quando la nonna lo portava a vedere pellicole western o film come Gli ammutinati del Bounty o La strega rossa, dai quali forse nasce in lui il fascino per il mondo marinaro, alle tante ispirazioni letterarie che hanno contribuito a costruire il suo immaginario, come L’isola del tesoro di Robert Louis Stevenson, una delle sue avventure preferite, adattata poi in un fumetto.

Organizzata da Opera Laboratori e curata da Patrizia Zanotti e Patrick Amsellem, della società Cong che gestisce e promuove tutto il patrimonio artistico di Pratt, con l’allestimento dell’architetto Giovanni Mezzedimi, la mostra sembra abitare in modo naturale le stanze dello storico Palazzo delle Papesse, nelle cui stanze ricostruisce il percorso artistico di Pratt in un viaggio onirico che attraversa tutto il suo mondo.

"In questa mostra – spiegano i curatori – abbiamo cercato di illustrare il genio di Pratt esponendo non solo le sue celebri strisce a fumetti e i suoi straordinari acquarelli, ma abbiamo provato a raccontare le origini e il continuo percorso evolutivo di questo grande disegnatore e narratore. Le sue linee semplici e chiare sono ridotte all’essenziale per raggiungere direttamente il lettore, il suo bianco e nero è radicale. L’uso dell’acquerello amplia l’immaginazione, rendendola poetica e tendente al sogno".

"Questa mostra è la prima – spiega Giuseppe Costa, Ceo di Opera Laboratori – di un percorso quadriennale frutto dell’accordo di valorizzazione siglato con Cong. Uno sforzo congiunto che conferma le capacità di Opera Laboratori, da anni impegnata nella valorizzazione dei beni culturali e nella realizzazione di mostre ed eventi". L’esposizione è arricchita da “Bottega Corto Maltese“, ovvero una linea di merchandising dedicata, oltre al catalogo prodotto in coedizione delle case editrici Sillabe e Cong Edizioni.