Sabato 5 Ottobre 2024
ANDREA SPINELLI
Magazine

Il ritorno di Cremonini “Ora che non ho più te“: "Una canzone reale"

Il nuovo singolo accompagnato da un video. E da giugno il tour negli stadi "In questo brano c’è la voglia di parlare delle cose che vivo, senza nascondermi".

Il ritorno di Cremonini “Ora che non ho più te“: "Una canzone reale"

Cesare Cremonini, 44 anni, sarà in concerto in nove stadi nell’estate 2025

"Una canzone reale" la definisce Cesare Cremonini parlando di quella canzone Ora che non ho più te con cui torna in radio accompagnato da un video di Enea Colombi girato nella zona del Magredi del Cellina in Friuli. "L’ho scelta come apripista perché ha rappresentato una svolta dal punto di vista della produzione musicale e un voltapagina nella mia vita".

"Non è un ricordo che voglio ritorni – dice il cantautore – è un’esperienza che deve diventare biografia, tornando libera. Credo sia importante abbandonare le cose nel momento in cui ti è permesso, è inutile chiudere una relazione, un’amicizia, un rapporto di lavoro, qualunque pezzo della tua vita, prima del dovuto, prima che sia il momento".

“Spegni le luci della città / Così che il cielo si illumina / Balliamo un’ultima volta ma / È già finita la musica” canta Cremonini tra echi dalliani (e qualcosa di Venditti) su un’elettronica insinuante. Alla fine, il timer segna cinque minuti e tre secondi, tanti per una canzone pop di questi tempi, ma lui è pur sempre quello di Poetica.

"Esiste un passato nella canzone, esiste un amore finito, ma esiste anche una nuova vita da affrontare per me e per chi era con me" spiega l’uomo con le ali sotto ai piedi puntando il dito su quel verso “Ora che non ho più te non riposo mai” che tiene in mano un po’ i fili della canzone.

"Non c’è stato niente di più vero per me – dice Cremonini – Non servono metafore, quando non riposi più, quando non riesci più a dormire. Poi la nuova musica uscendo ti veste di nuovo, tutto all’improvviso cambia. Sei padrone, per alcuni secondi, del tuo destino.

"Ora che non ho più te – aggiunge – è il sipario che si apre su un progetto fatto di tante scenografie che svelerò canzone dopo canzone. In questo brano c’è tutta la voglia di tornare a parlare un linguaggio più reale, delle cose che vivo, senza nascondermi. Sto attaccato alla vita: lavoro, viaggio, conosco, mi butto nelle esperienze. Anche le scelte musicali rispecchiano questo atteggiamento, è un brano che vuole farti cantare, urlare, ballare con i piedi per terra".

Quello che accadrà pure nel Cremonini Live25, il tour che dall’8 giugno (debutto a Lignano Sabbiadoro) alla chiusura del 17 luglio a Roma, lo porterà in nove stadi, passando anche al “Meazza” di Milano (15 giugno), al “Dall’Ara” di Bologna (19 e 20 giugno) e al “Maradona“ di Napoli (24 giugno), dove Cremonini sarà in concerto per la prima volta.