Venerdì 19 Aprile 2024

Il ritorno di Arisa: ero romantica, ma solo per il disco "Se mi propongono un film soft porno ci penso"

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MILANO

Ah sì, pubblica pure un disco. Intenzionata a rimanersene bene al centro del gossip, sbaciucchiandosi davanti alle telecamere di "Ballando con le stelle" col ballerino Vito Coppola, postando la "morbida felicità" di foto come mamma l’ha fatta che mandano in visibilio i fans, Arisa lascia deliberatamente in secondo piano quello che fino a ieri era stato il suo core business: fare canzoni. Così, davanti al nuovo album "Ero romantica" si fatica un po’ a capire dove finisce la cantante e dove inizia il personaggio. "Il titolo del disco riassume il dualismo tra i due lati di una donna come me, quello erotico e quello romantico" spiega lei, che alla conferenza stampa non si presenta nuda come preannunciato sui social, ma con un elegante vestito nero e parrucca bionda. "All’inizio avrei voluto intitolarlo ‘porno romantica’, ma siamo in Italia e bisogna andarci piano, sennò le radio non ti passano".

Sabato, scendendo dal palco di ‘Ballando’ dopo il bacio con Coppola, ha detto: adesso vediamo mamma che dice. Cosa ha detto?

"No way. Niente da fare. Vediamo… se son rose fioriranno. Il lavoro mi permette di fare esperienze nuove, anche il bacio in diretta in qualche modo può farmi sentire viva perché la mia vita è fatta di viaggi e scambi fugaci, il mio privato rimane un po’ appeso e, grazie a queste esperienze, succedono cose belle. Quando sto a casa, invece, tendo a lasciarmi andare, finendo in stati depressivi che mi spingono a ingrassare, a rasarmi, a temere che il mondo che non mi voglia".

A ‘Ballando’ s’è presentata con una scritta sul seno pro ddl Zan.

"Sì, ma nella fretta di farmela all’ultimo secondo davanti allo specchio mi è venuta male e non l’hanno inquadrata. L’insabbiamento del decreto è la prova che questa classe politica ci vuole vivi, non felici".

Vivi e vaccinati.

"Sono favorevole ai vaccini. Nella vita vale tutto, ma la nostra libertà non può prevaricare quella degli altri. È vero che nelle stanze del potere ci vogliono vivi e basta. Ma ci vogliono vivi".

"Quel pezzo ha delle visioni molto metaforiche, spesso dal significato opposto all’immagine che se ne trae; quella frase, ad esempio, intende dire che posso starmene anche senza uomini. La sensualità del disco è forte perché mi sono sempre vergognata delle mie forme procaci e ora, invece, voglio godermi quello che sono. E se mi propongono un film soft-porno (facciamo una commedia erotica, va)… ci penso".

Sicura?

"A 39 anni non ho davanti troppo tempo per essere ancora attraente, così voglio trattare il mio corpo come una cosa bella. E poi mi piace il corpo delle donne, l’imperfezione, il doppio mento, la tetta scesa, in questo momento vivo bene con l’immagine dello specchio".

Alcuni l’additano come un personaggio imprevedibile e inaffidabile.

"Sul lavoro sono una persona molto seria, con un senso del dovere pazzesco. Mi sento molto più sana di quanti dicono che sono ‘psycho’, perché io passo la vita a vivere mentre loro a giudicarmi".

Andrea Spinelli

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