Giovedì 18 Aprile 2024

Il profeta del Covid: "Il virus evolverà con noi"

Quammen aveva previsto il "salto di specie" in 'Spillover'. Ora aggiunge: rimarrà per 40 anni e sarà mortale per l’1% di non vaccinati

Evoluzionista convinto e discepolo darwiniano, tanto da ammettere di conservare una foto del celebre naturalista britannico proprio nel suo ufficio a Bozeman in Montana, David Quammen, saggista e divulgatore scientifico, ha raggiunto la fama mondiale nel 2012, quando in Spillover, edito da Adelphi, avvertì il mondo di un virus che attraverso un salto di specie, passando dagli animali all’uomo, avrebbe provocato morte e devastazione, guadagnandosi in seguito l’etichetta di profeta. A dieci anni di distanza con: Senza respiro, pubblicato sempre da Adelphi, ricostruisce e analizza passo per passo le modalità con cui la comunità scientifica internazionale ha cercato di reagire all’arrivo della pandemia Covid-19. "Non potevo viaggiare. Non potevo prendere un aereo per Wuhan. Non potevo andare nella giungla con gli scienziati. Nel frattempo però dovevo pensare a come scrivere questo libro: a Natale 2020 ho avuto l’illuminazione: dovevo narrare l’evoluzione del virus dal punto di vista degli scienziati che lo stavano studiando" racconta il saggista statunitense appena arrivato a Milano per il tour di presentazione della sua ultima opera (anche a BookCity, il 18 novembre).

Covid, fuori dalla pandemia. "Emergenza finita, possiamo conviverci"

David Quammen, saggista e divulgatore scientifico Usa, in questi giorni in Italia
David Quammen, saggista e divulgatore scientifico Usa, in questi giorni in Italia

Qual è stato l’aspetto più difficile nella ricostruzione degli ultimi anni di pandemia?

"Suppongo sia stato raggiungere una conclusione unanime riguardo all’origine del virus: nel giro di poco tempo è diventato un tema di dibattito pubblico che ha totalmente galvanizzato i media, così è venuto a mancare un equilibro nell’informazione. Il problema di fondo è che si è venuto a creare un processo penale a cielo aperto, dove le persone sostenevano la tesi della fuga di un virus dal laboratorio di Wuhan in Cina come se fossero dei pubblici ministeri e dall’altra parte veniva screditato l’immunologo Anthony Fauci, il quale riteneva che il virus provenisse da un animale ospite come il pipistrello e che attraverso un contatto diretto lo avesse trasmesso all’uomo. Così ho deciso di agire prendendo in considerazione tutte le argomentazioni, raccogliendo prove su prove, intervistando su Zoom 95 esperti e scienziati, e alla fine è emerso che è molto più probabile che si tratti di un virus di origine naturale. Ma non ne abbiamo ancora la certezza, e forse non l’avremo mai".

A suo parere perché la comunità scientifica e governi si sono trovati così impreparati?

"I funzionari della sanità pubblica erano stati allertati, ma senza un rapido sostegno politico non sono riusciti a muoversi tempestivamente. Nel libro critico apertamente la politica di Trump che negli Usa, soprattutto durante la pandemia, ha completamente fallito. Non è andata meglio in Brasile o per esempio nel Regno Unito, mentre in Italia ma anche in Francia devo ammettere che i leader politici sono riusciti in parte a limitare i danni. In ogni caso alla base di una celere presa di posizione nei confronti del Covid-19 penso ci fossero anche motivazioni economiche".

Oggi il coronavirus può essere trattato come una semplice influenza?

"Le persone che dicono “Diventerà meno grave, un comune raffreddore” si sbagliano, perché non è così che agisce l’evoluzione. Finché questo virus può trasmettersi da uomo a uomo, avrà anche successo in termini evolutivi. Penso che potrebbe rimanere con noi per oltre 40 anni e continuare a essere mortale per l’1% delle persone non vaccinate. Spero quindi che in futuro un numero sempre maggiore di persone si vaccini, perché non saremo mai in grado di eliminare totalmente il coronavirus".

Alla fine del lavoro afferma che i virus non devono essere visti esclusivamente come negativi.

"Esatto, i virus compongono l’8% del nostro Dna e svolgono funzioni fondamentali per alcuni meccanismi del nostro organismo. Il Dna virale si è trasmesso dai mammiferi ai primati nel corso degli ultimi cento milioni di anni e senza alcuni geni virali non potremmo sopravvivere: per esempio esiste un gene responsabile della formazione della placenta, senza la quale la gravidanza si interromperebbe".

 

 

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