Venerdì 12 Aprile 2024

Il più feroce serial killer italiano Viaggio nell’enigma Bilancia

Il più feroce  serial killer italiano  Viaggio nell’enigma Bilancia

Il più feroce serial killer italiano Viaggio nell’enigma Bilancia

di Matteo Massi

Donato o Walter, innanzitutto?

Per l’anagrafe è Donato, ma lui odia quel nome a tal punto che si fa chiamare Walter. Ossessionato dal 32 rosso, il numero che gioca in continuazione alla roulette. Ma chi è stato davvero Donato Walter Bilancia? A provare a risolvere l’enigma Bilancia, così come lo definì Vittorino Andreoli che fece diverse perizie sul più feroce serial killer italiano, è Carlo Piano ora. Che, a metà tra il cronista giudiziario e il romanziere alla Carrère, spulcia qualcosa come 90mila pagine di verbali per ricostruire la carriera criminale di Bilancia.

Il viaggio all’inferno, in una Genova che venticinque anni fa si liberò dall’incubo di avere un serial killer a piede libero, parte dal fine vita di quest’uomo, responsabile di diciassette omicidi come il cannibale Jeffrey Dahmer. Bilancia muore nel dicembre del 2020, a 69 anni, a seguito di un focolaio di Covid che scoppiò nel carcere di Padova, dove era detenuto. Piano che, nella sua carriera di giornalista, incrociò più di una volta la vicenda di cronaca e di giudiziaria di Bilancia, torna a quella Genova incrocio di destini di personaggi borderline, al confine (continuamente oltrepassato) con la criminalità. Bilancia fa parte di quella suburra: è un giocatore d’azzardo incallito, ma come viene scritto nella sentenza di primo grado "mentre non mostra nessun pentimento per le vite brutalmente soppresse, non tradisce il suo ultimo creditore".

Che cosa l’ha spinto ad ammazzare, profanare corpi, fino a diventare un assassino seriale? "Nessuno prima di lui aveva ucciso così freneticamente senza un motivo apparente, né un vantaggio economico". Stavolta, le parole sono di Andreoli. Probabilmente definitive.

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