Sabato 20 Aprile 2024

Il pesciolino Nemo è a rischio di estinzione?

Una ricerca scientifica pubblicata su Nature Communications lancia un grido d'allarme: l'innalzamento della temperatura degli oceani mette a rischio il pesce pagliaccio

Foto: Fgorgun/iStock

Foto: Fgorgun/iStock

Nel 2003 il film 'Alla ricerca di Nemo' (Disney/Pixar) ha trasformato in un'autentica celebrità il pesce pagliaccio, diffuso nell'Oceano Indiano, nel Pacifico e, da quell'anno in avanti e in forma virtuale, nei lettori dvd di mezzo mondo. Una recente ricerca scientifica lancia però l'allarme: l'innalzamento della temperatura delle acque oceaniche sta mettendo in pericolo l'esistenza di questa specie, perché danneggia irrimediabilmente gli anemoni di mare. IL PESCE PAGLIACCIO È A RISCHIO? In uno studio pubblicato su Nature Communications, un gruppo di ricercatori ha monitorato la salute di tredici coppie di pesce pagliaccio che vivono nella barriera corallina dell'isola Moorea, che si trova nella Polinesia francese, circa 18 chilometri a nord-ovest di Tahiti (dunque, Oceano Pacifico meridionale). L'indagine è avvenuta prima, durante e dopo gli eventi che nel 2016 hanno causato un aumento della temperatura delle acque, eventi legati al fenomeno climatico conosciuto come El Nino. TEMPERATURA E ANEMONI Il riscaldamento dell'Oceano è stato accompagnato da una massiccia moria di coralli e in particolare di anemoni di mare: nell'area osservata dai ricercatori, circa metà degli anemoni è "sbiancata", cioè è stata abbandonata dalle forme di vita, perdendo i suoi colori sgargianti e riducendosi a una sorta di scheletro vuoto. ANEMONI E PESCI PAGLIACCIO La salute degli anemoni è essenziale per il ciclo vitale del pesce pagliaccio, perché quest'ultimo deposita le uova proprio fra i loro tentacoli, che forniscono un riparo sicuro ai nascituri. Quando gli anemoni sono morti a causa dell'innalzamento della temperatura dell'acqua, i pesci hanno risposto con una drastica riduzione del numero di uova depositate e della loro fertilità. Secondo quanto scrivono gli scienziati, le uova utili alla procreazione hanno registrato un calo del 73%. Quando poi la temperatura è tornata ad abbassarsi e gli anemoni sono ricresciuti, il fenomeno ha conosciuto un'inversione di tendenza. IL PROBLEMA DEL RISCALDAMENTO GLOBALE I ricercatori sottolineano che sono necessari ulteriori indagini per verificare gli effetti nel corso di un periodo più lungo e intenso di calore e per capire come questo influenzerà i pesci pagliaccio. Resta però una convinzione: l'innalzamento globale della temperatura porterà con sé più frequenti fenomeni di riscaldamento degli oceani. Di conseguenza, anemoni e pesci pagliaccio rischiano di pagare cara questa situazione. Leggi anche: - Vuoi fare un tour virtuale di una nave affondata? - Ecco la migliore Vodka del mondo. Viene dall'Ucraina - Apple e Steven Spielberg contro Netflix 
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